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Figlio del ras accoltellato, due arresti per il tentato omicidio di Girolamo Scafuro

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Hanno un nome e cognome i presunti autori del ferimento di Girolamo Scafuro, figlio di Antonio ucciso in un agguato nel 2007 ad Arzano nella propria agenzia funebre in cui rimase ferito anche lo stesso Girolamo. Il padre era indicato come un elemento di spicco dei Moccia. I carabinieri della compagnia di Casoria questa mattina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli Nord su richiesta della Procura di Napoli, nei confronti di Katiuscia Orefice e Virginio Tango, rispettivamente di 42 e 21 anni. I due dovranno rispondere di tentato omicidio aggravato.

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L’attività investigativa ha avuto ad oggetto quanto accaduto la notte del 18 dicembre scorso, quando il 44enne della zona si è presentato presso l’ospedale di Frattamaggiore con numerose e gravi ferite d’arma da taglio in zone vitali del corpo, riportate, a dire della stessa vittima, in seguito ad un tentativo di rapina finito male.
Le indagini hanno consentito di far luce sulla reale dinamica degli eventi, permettendo altresì agli investigatori sia di individuare il luogo e l’identificazione degli esecutori materiali del delitto. In sostanza, l’aggressione è scaturita da una lite per futili motivi, avvenuta nei pressi di un esercizio commerciale di Casavatore, durante la quale Orefice e Tango, armati di coltello e di forbici, si sono scagliati con violenza contro la vittima sferrando al suo indirizzo diversi fendenti con l’obiettivo inequivocabile di cagionarne la morte.
Fondamentale è risultata l’analisi delle immagini degli impianti di videosorveglianza che, pur non riprendendo esattamente il luogo dove sono avvenuti i fatti, hanno comunque fornito gli elementi necessari per dare impulso alle attività tecniche successive, dalle quali è emerso un quadro indiziario assolutamente solido a carico dei destinatari della misura custodiale.

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