Una convocazione via e-mail da parte della Polizia di Stato con l’accusa di pedopornografia è il nuovo tentativo di truffa online.
Di cosa tratta la nuova truffa online?
Un azione di phishing partita già qualche anno fa e che è tornata a diffondersi nuovamente negli ultimi mesi. La Polizia Postale ha già affrontato in passato la situazione spiegando di ricevere numerose segnalazioni.
L’obiettivo è quello di agganciare la vittima che risponde di non aver nulla a che fare con l’accusa per continuare poi con una richiesta di denaro. L’ e-mail invita a fornire giustificazioni entro 72h e per evitare di incorrere nelle sanzioni viene proposto il pagamento di una somma di denaro.
All’interno della e-mail arriva anche un file in allegato immagine contente le specifiche dell’accusa, ovviamente inventate. Gli esperti di informatica raccomandano di resistere alla tentazione di aprire il file perché al suo interno potrebbero contenere virus che inseriti all’interno dello smartphone e del computer rubano dati personali.
La Polizia Postale inoltre ricorda che nessun organo di autorità dello Stato comunica con e-mail o messaggi per richiedere pagamenti in denaro con la minaccia di procedimenti penali a suo carico.