La scoperta di una firma genetica composta da 10 geni offre un passo avanti nella gestione dell’adenocarcinoma duttale pancreatico. Si tratta della forma più aggressiva del tumore al pancreas. Uno studio guidato dalla Scuola di Medicina dell’Università della California a San Diego ha rivelato 10 geni che aiutano le cellule maligne a crescere in questo tipo di tumore del pancreas.
Scoperta una firma genetica che influisce nella crescita del tumore più aggressivo del pancreas
E’ stata scoperta la firma genetica del tumore pancreatico più aggressivo, l’adenocarcinoma duttale. Si tratta di 10 geni che aiutano le cellule maligne a proliferare e ad adattarsi allo stress. Lo studio che lo ha rivelato è stato condotto alla Scuola di Medicina dell’Università della California a San Diego. Questa firma genetica è un passo avanti nella gestione del tumore perché potrebbe aiutare a individuare precocemente la malattia quando è ancora nelle fasi iniziali. E’ un importante scoperta, perché riuscire a rilevare prima la presenza del tumore al pancreas potrebbe salvare tantissime vite. Infatti questo tipo di tumore pancreatico spesso è diagnosticato tardi, e purtroppo in molti casi ha esito letale.
Verso una diagnosi più tempestiva
I ricercatori si sono concentrati sul ruolo della proteina Stat3, già conosciuta da studi precedenti. Questa proteina promuove lo sviluppo del tumore e la sua resistenza alle terapie, ma finora non era chiaro il suo meccanismo. A far luce sul meccanismo sono i ricercatori coordinati da David Cheresh. Hanno infatti scoperto che Stat3 attiva 10 geni che accelerano la progressione del tumore. Dunque questa è la firma genetica che è stata scoperta dalle ricerche, che è stata osservata sia nei topi sia nelle cellule umane.
La firma genetica individuata è anche in grado di prevedere meglio se le cellule svilupperanno il cancro e quanto il tumore sarà aggressivo. Si tratta dunque di una scoperta importante per la gestione di questo tumore così aggressivo. Potrebbe infatti aiutare i medici a identificare quali pazienti hanno maggiori probabilità di sviluppare tumori aggressivi, e quali risponderanno meglio alle terapie.
