Il marchio a fuoco, una pratica antica associata ai capi di bestiame e ai prodotti a denominazione come il Parmigiano o il Prosciutto di San Daniele, ha trovato nuova vita come strumento di marketing nel settore della ristorazione. Attualmente, è di tendenza servire hamburger e hot dog con frasi o simboli impressi a fuoco sui panini, un’idea spesso realizzata dai laboratori di panificazione su richiesta dei locali, includendo il logo o il nome del locale. Tuttavia, un’innovazione significativa arriva dal mondo della pizza: Alessandro Miele, un giovane pizzaiolo napoletano, ha introdotto il “timbro pizza“, uno strumento di timbratura a fuoco per personalizzare il bordo delle pizze appena sfornate (o delle pizze fritte appena estratte dall’olio).
Alessandro Miele
Brevettato nel 2021, il timbro di Miele è progettato per non alterare il sapore o la consistenza degli alimenti ed è destinato all’uso su pizza e prodotti da forno. Realizzato da abili artigiani specializzati nella lavorazione di leghe metalliche battute a mano, questo timbro è costituito da un metallo riscaldato, saldato a un lungo manico con impugnatura in legno, in grado di riprodurre lettere, loghi, emoticon e altre grafiche.