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Focolaio Covid nel campo rom di Giugliano, De Luca: “Si facciano i tamponi, prendono anche il reddito di cittadinanza”

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Nel corso del consueto appuntamento con la videodiretta del venerdì pomeriggio, il Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca ha fatto il punto della situazione sull’emergenza coronavirus, in particolare sulle misure di contenimento dell’epidemia, e sulla campagna vaccinale. Il Presidente della Regione si è soffermato anche sulle iniziative per la ripartenza della regione e, soprattutto, della scuola in vista dell’imminente ripresa delle lezioni.

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“C’è una buona tenuta, non registriamo ingolfamento nelle strutture ospedaliere, dobbiamo avere fiducia per il futuro e sarà tanto più grande quanto più ci impegneremo in questi due mesi in uno sforzo conclusivo nella campagna di vaccinazione. Le preoccupazioni che ancora mostrano i cittadini non vaccinati. Una preoccupazione che si è determinata nelle persone ragionevoli arriva dalla non chiarezza del governo nazionale. Noi abbiamo il massimo rispetto nei confronti di queste persone. Noi, però, abbiamo tutti gli elementi di valutazione scientifica che ci danno tranquillità. Abbiamo avuto 70 milioni di vaccinati in Italia e non è successo nulla. Così come le preoccupazioni nei confronti di Astrazeneca e Jhonson & Jhonson, del tutto inutile in Campania, perché usiamo solo Pfizer o Moderna”.

La questione rom a Giugliano

Isolamento domiciliare con divieto di allontanamento, fino al prossimo 15 settembre, dalle abitazioni e stop agli ingressi e alle uscite dalla zona con presidio delle forze dell’ordine ai varchi di accesso. Il campo nomadi di via Carrafiello a Giugliano, in provincia di Napoli, diventa una sorta di zona rossa su disposizione del governatore della Campania, Vincenzo De Luca.

La decisione dopo che lo scorso 31 agosto è stata rilevata la positività al Covid di un residente del campo dove sono insediati 70 nuclei familiari con un numero orientativo di 500 persone complessivamente «che vivono – è scritto nel provvedimento firmato da De Luca – stretti rapporti interpersonali in condizioni di precarietà igienico sanitaria». L’uomo è attualmente ricoverato nel reparto Covid dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli «è non stato in grado di riferire in merito ai propri contatti stretti» mentre un suo familiare ha spiegato che «sono intercorsi rapporti stretti interpersonali tra il cittadino positivo e numerosi altri residenti del campo».

Sono stati così sottoposti a tampone molecolare gli appartenenti al nucleo familiare dell’uomo risultato positivo e tutti sono risultati a loro volta positivi al virus. Di qui la necessità di «scongiurare il rischio di un’ampia e ingestibile diffusione del virus».

“Ci sono stati 17 positivi nel primo screening e altri 18 nel secondo. Quindi in totale sono più di 30. Altri non si sono sottoposti al tampone, spero che lo facciano presto anche perchè vanno in giro senza problemi. Venti di loro prendono anche il reddito di cittadinanza”, ha detto De Luca

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