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Napoli. Francesco ucciso dal Covid a 32 anni, la moglie denuncia: «Colpa dei ritardi dell’Asl»

Napoli. Francesco ucciso dal Covid a 32 anni, la moglie denuncia: «Colpa dei ritardi dell'Asl»
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Una giornata di dolore a Napoli per la morte di Francesco Sorianiello, 32enne di Ponticelli direttore tecnico i una società specializzata in telecomunicazioni con sede a Casalnuovo. L’uomo ha perso la vita a causa del Covid e perché non era vaccinato: non perché era un no-vax, ma solo per ritardi burocratici che gli hanno impedito di avere la tessera sanitaria. A raccontare la vicenda è la moglie Tonia – che da poco ha messo alla luce un bambino – attraverso i social.

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“Se mio marito non era vaccinato devo ringraziare l’Asl di Afragola che per ricevere una tessera sanitaria abbiamo atteso 1 mese. Mio marito non è tornato da nessuna vacanza , semplicemente lavorava per dar da mangiare a suo figlio”. Così, Tonia, si rivolge a chi sosteneva che il virus il marito l’aveva contratto durante le vacenze.

“Se mio marito non è sopravvissuto è perché c è una malasanità che nessuno immagina. Ho chiamato il 118 ben 7 volte, mi dicevano che stava bene, che era ansioso, che aveva bisogno di calmanti. L’hanno lasciato a casa da solo, lo hanno fatto aggravare giorno dopo giorno. Quindi se mio marito oggi non c’è più e se mio figlio è costretto a crescere senza la figura di un padre la colpa è di coloro che non sanno svolgere il loro lavoro”.

L’uomo ha perso la vita tre giorni fa al Cotugno di Napoli, dopo aver passato due settimane all’ospedale di Pozzuoli. Proprio Francesco, inoltre, scriveva sui social: “Ringrazio tutti per dedicarmi anche un secondo del vostro tempo, ma purtroppo non posso rispondere a tutti. Per qualsiasi cosa vi invito a contattare mia moglie. Grazie infinite a tutti”.

L’addio della moglie

“Il mio cuore si è fermato insieme al tuo , tutti mi dicono che devo essere forte, che devo farlo per Enrico, ma come faccio se la mia forza eri tu? Aspetto ancora una chiamata dall’ospedale dove mi dicono che no ti sei arreso….che tornerai da me….

Ti prometto solo una cosa amore mio, parlerò al nostro cucciolo di te ogni istante, gli racconterò di quanto eri buono, altruista , del cuore grande che avevi , gli racconterò di questi 18 anni in cui mi hai reso la donna più felice del mondo, farò tutto il possibile per non fargli mancare nulla . Ma ti prego dammi la forza , guidaci dall’alto perché io senza te non vivo più”.

 

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