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«Franco ‘o parent si è preso tutta la zona del porto», il profilo del boss fatto dal pentito

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Abile, con molteplici interessi criminali. Attorniato da una cerchia di fedelissimi provenienti da San Giorgio a Cremano (tra cui il famigerato ‘Uomo nero’) che farebbero di tutto per lui. E’ questo il profilo di Franco Mazzarella (arrestato nel superblitz di due mesi fa della squadra mobile) tracciato dal collaboratore di giustizia Salvatore Maggio ossia colui che nel febbraio del 2014 si staccò dal clan Mazzarella per fondare un gruppo autonomo.

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«Franco Mazzarella è una cosa con….. ed è coinvolto in tutti gli affari illeciti che gravitano nella zona del porto; Franco Mazzarella è un uomo abile ed è bravo a rimanere dietro le fila ma è coinvolto in tutti gli affari illeciti. Mi risulta che un suo uomo di assoluta fiducia sia Peppe Cozzolino. Poi ci sono dei suoi cugini da parte di madre che stanno sempre con lui. Ho incontrato più volte Franco Mazzarella il quale mi ha anche mandato i saluti nel 2014 quando sono uscito dal carcere tramite un tale Zazà che è un signore di Sant’Erasmo».

Un’alleanza poi finita come confermato dallo stesso Maggio che, oltre a staccarsi dai Mazzarella si era avvicinato ai Caldarelli, storica cosca delle Case Nuove arrivando addirittura a sfidare il gruppo di Salvatore Donadeo ‘o puzzolent, uno dei ras più agguerriti del gruppo criminale di San Giovanni a Teduccio:«In altre occasioni per dare prova della nostra alleanza siamo scesi armati nei nostri territori per farci vedere insieme dalla gente e per far correre la voce negli altri quartieri e per avvisare gli altri clan che eravamo pronti alla lotta.  In un’altra occasione ci eravamo preparati per dare una risposta armata a Totor ‘o puzzolent di San Giovanni, un fedelissimo del clan Mazzarella che aveva avuto il coraggio di andare a sparare in via Padre Ludovico da Casoria, zona del clan Caldarelli».

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