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Assurdo a Casalnuovo, messa in ricordo di Messina Denaro: scoppia la bufera poi viene annullata

"Messa per Matteo Messina Denaro", giallo sul post di una chiesa di Casalnuovo
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Nella mattina della tumulazione del corpo di Matteo Messina Denaro è apparso un post sulla pagina Parrocchia Licignano – Maria SS. Annunziata. Immediatamente sono scoppiate le polemiche per la scelta condotta a Casalnuovo: “AVVISO Oggi 27.09.2023 ore 19.00 sarà celebrata la S. Messa per Matteo Messina Denaro”.

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Infatti tanti fedeli hanno mostrato incredulità a fronte dell’annuncio social, inoltre il deputato Francesco Emilio Borrelli ha denunciato sulla sua pagina Facebook: “L’adorazione del male“. Tutto è rientrato a alle ore 11:17 quando è stato pubblicato un nuovo post: “La messa a suffragio, per prudenza pastorale è annullata”.

Il parroco ha spiegato l’iniziativa – spiega il parlamentare di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli con il responsabile locale Rosario Visone specificando che è un dovere di ogni cristiano pregare per tutti gli esseri umani anche quelli più cattivi. Era stata richiesta da un fedele e lui ha acconsentito. Una cosa è però pregare in privato, un’altra è organizzare eventi pubblici. Abbiamo chiesto al Vescovo di intervenire con urgenza per stigmatizzare tale iniziativa e prendere una iniziativa forte su questa vicenda vergognosa che non fa onore alla chiesa. Sono state offese migliaia di vittime di mafia e camorra. Infatti in primis pubblicizzare una messa per un boss di mafia che ha causato la morte di tanti innocenti compresi i bambini è a nostro avviso inaccettabile. In secondo luogo non appaiono sulla pagina fb iniziative simili negli ultimi anni messe a favore delle vittime della criminalità o a favore delle forze dell’ordine o della magistratura. Troviamo il comportamento di questo prete inquietante, un esempio pessimo, un’apologia del male vergognosa. Chiediamo per questo che siano presi provvedimenti da parte della curia“.

LE PAROLE DEL SINDACO DI CASALNUOVO

Dichiarazione del sindaco di Casalnuovo di Napoli, Massimo Pelliccia:Ho appreso questa mattina dell’ aberrante intenzione di un parroco di celebrare una messa in suffragio per Matteo Messina Denaro. Una cosa assurda, inaccettabile, vergognosa. Siamo intervenuti prima con la nostra #PoliziaLocale e successivamente allertando il vescovo di questa follia. Mai e poi mai avrei consentito che nella città da me amministrata si celebrasse una messa per un mafioso: un esecutore ed un mandante di crimini atroci ed omicidi. Eravamo pronti ad intervenire anche con un’ordinanza per impedire questo scempio. La “messa” é stata annullata ma continueremo a vigilare sulle attività di questo parroco e chiederemo al vescovado di Acerra di adottare opportuni provvedimenti. La mia é una città dove la camorra si combatte con denunce ed atti concreti e dove il muro di omertà é stato abbattuto grazie al coraggio di imprenditori, famiglie e di quest’amministrazione che non ha mai abbassato la guardia“.

Funerali blindati per Messina Denaro, vietate le esequie religiose al padrino

La salma del boss Matteo Messina Denaro è stata tumulata al cimitero di Castelvetrano. I parenti hanno lasciato il cimitero a bordo di tre auto: le sorelle Bice e Giovanna, entrambe vestite a lutto mentre il fratello Salvatore ha portato un mazzo di fiori gialli.

La bara, come stabilito dalla Questura di Trapani, non ha attraversato la città di Castelvetrano ma ha raggiunto direttamente il cimitero. Il feretro è partito dall’Aquila ieri sera al termine dell’autopsia eseguita nell’ospedale abruzzese, su ordine delle Procure dell’Aquila e di Palermo. Cimitero blindato da ieri, dopo un sopralluogo degli agenti della Questura di Trapani.

Presenti la nipote di Messina Denaro, Lorenza Guttadauro, che era anche la sua legale e che si è occupata in questi giorni delle procedure burocratiche, e la figlia Lorenza Alagna, che qualche tempo fa ha chiesto di poter prendere il cognome del padre. Dopo l’ingresso della salma il cimitero è stato chiuso. Per la tumulazione del boss nessun rito religioso poiché la Chiesa vieta funerali religiosi per i mafiosi. Neppure una benedizione di un sacerdote, dato che in un pizzino il boss aveva espresso la volontà di rifiutare le esequie religiose.

 

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