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Covid in Germania, la decisione della Markel: “Lockdown per i no-vax e vaccino obbligatorio”

Covid in Germania, la decisione della Merkel: "Lockdown per i no-vax e vaccino obbligatorio"
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La decisione era già nell’aria ma oggi, a dare il via libera, è la cancelliera Angela Merkel nei suoi ultimi giorni alla guida della Germania. I non vaccinati tedeschi dovranno subire, di fatto, un lockdown e nell’arco di due mesi, inoltre, sarà imposto l’obbligo vaccinale. Il super green pass tedesco sarà esteso al commercio al dettaglio sulla base federale con la possibilità di incontrare persone, o partecipare ad incontri, fortemente ridotta.

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È questa la decisione più rilevante adottata in Germania e che è stata varata nel corso dell’ultima conferenza Stato-Regioni, preclude dunque ad un ulteriore passo, ovvero quello di rendere obbligatorio il vaccino anti-Covid a partire da febbraio.

Covid in Italia | Covid, via libera alla vaccinazione per bimbi dai 5 a 11 anni. De Luca: “Pediatri facciano la loro parte” [2 Dicembre 2021]

Via libera dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) alla vaccinazione anti-Covid per la fascia pediatrica dei bambini tra 5 e 11 anni. La vaccinazione avverrà con due dosi del vaccino Pfizer, in formulazione specifica e un terzo del dosaggio, a tre settimane di distanza. Si suggerisce l’adozione di percorsi vaccinali, quando possibile, “adeguati all’età”.

Il parere di Aifa arriva dopo l’ok, lo scorso 25 novembre, dell’Agenzia europea dei medicinali (Ema). Questa ha raccomandato l’estensione dell’indicazione per il vaccino Covid di Pfizer-BioNtech per includere l’uso per i bambini di età tra 5 e 11 anni. I dati disponibili “dimostrano un elevato livello di efficacia e non si evidenziano al momento segnali di allerta in termini di sicurezza”.

Così la Commissione tecnico scientifica Cts dell’Agenzia italiana del farmaco, che ha approvato l’estensione di indicazione di utilizzo del vaccino Comirnaty (Pfizer) per la fascia di età 5-11 anni, con una dose ridotta (un terzo del dosaggio autorizzato per adulti e adolescenti) e con formulazione specifica.

La vaccinazione avverrà in due dosi a tre settimane di distanza l’una dall’altra. Al fine di evitare possibili errori di somministrazione, la CTS raccomanda, per la fascia di età in oggetto, l’uso esclusivo della formulazione pediatrica ad hoc. Suggerendo, quando possibile, l’adozione di percorsi vaccinali adeguati all’età. Nel parere, la CTS osserva che “sebbene l’infezione da SARS-CoV-2 sia sicuramente più benigna nei bambini, in alcuni casi può essere associata a conseguenze gravi. Come, ad esempio, il rischio di sviluppare la sindrome infiammatoria multisistemica (MIS-c), che può richiedere anche il ricovero in terapia intensiva”. Infine la CTS sottolinea che “la vaccinazione comporta benefici quali la possibilità di frequentare la scuola e condurre una vita sociale connotata da elementi ricreativi ed educativi particolarmente importanti per lo sviluppo psichico e della personalità in questa fascia di età”.

 

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