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Gianluca Vacchi, villa da 15 mln di euro per la figlia: “Deve crescere serena”

Gianluca Vacchi
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Gianluca Vacchi, imprenditore, dj e influencer, si racconta in varie interviste. Da oggi potrete conosce tutto sulla vita del famosissimo imprenditore Gianluca Vacchi grazie ad un film in cui si racconta intitolato ‘Mucho Màs’, replicato in 240 paesi grazie ad Amazon. Gianluca si è fatto conoscere molto soprattutto grazie alla popolarità ottenuta dai social: oltre 22 milioni di followers su Instagram e 21 milioni su TikTok.

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Gianluca Vacchi è figlio di Marco Vacchi fondatore dell’IMA S.p.a: un’azienda specializzata nel confezionamento di alcuni prodotti farmaceutici, alimentari, cosmetici, tabacco, thè e caffè. Una famiglia così economicamente forte che spesso le persone si riferiscono a Gianluca Vacchi solo come uno spendaccione del patrimonio ereditato. Vacchi però si difende bene e risponde a queste accuse così: “Il mio patrimonio è cento volte quello che mi ha lasciato mio padre. L’azienda di famiglia, la Ima, è diventata grande con la mia generazione, sotto la gestione di mio cugino” replica Gianluca.

I compensi procurati grazie all’investimento sulle azioni dell’azienda

E poi continua: “Un’altra barzelletta è che la famiglia mi ha allontanato dalla gestione: mi sono allontanato io perché non saprei fare il manager”, chiarisce: “Mi sarei potuto sedere su una poltrona prendendo lauti compensi, ma ho preso solo i dividendi in quanto azionista, qualità che mi sono procurato comprando azioni da parenti con soldi miei, indebitandomi, a 24 anni. Poi ho creato altre aziende, ma sempre impostando il lavoro sulla delega: per me è importante avere tempo per vivere come voglio io”.

Amato da coloro che apprezzano l’ironia sfoggiata tra sketch e balletti realizzati su aerei private, mega yacht e ville da sogno; detestato da quanti, al contrario, proprio non gradiscono simili ostentazioni, di sé e del documentario sulla vita, in un’intervista, l’imprenditore 54enne dice: “Anche se non m’importa delle critiche, era ora di chiarire i misunderstanding: che sono nato ricchissimo; che spendo i soldi di mio padre. Volevo una testimonianza da lasciare a mia figlia”.

Costruzione di una villa in Sardegna per la figlia

Una figlia di 19 mesi nata dalla relazione con la compagna Sharon Fonseca, che è già potenziale ereditaria del patrimonio di Gianluca. Il quale padre le sta facendo costruire una villa in Sardegna dedicata proprio alla figlia, dichiara infatti: “In Sardegna ne sto costruendo una straordinaria, si chiamerà Blu Jerusalema, come mia figlia” – annuncia Vacchi. “Voglio sia un covo di serenità. Saranno 1.200 metri quadrati più mille di terrazze, con un campo da paddle, discoteca, due lodge con suite, 15 camere. Faccio lavori per quasi 15 milioni di euro. Spero di vivere abbastanza per vedere mia figlia capire i privilegi che ha”.

Ma quella villa pensata per la figlia è solo l’ultima di una lunga serie disseminate in Italia, ma anche all’estero. infatti, può contare anche su una casa a Miami chiamata Villa BJV, Blu Jerusalema Vacchi (anche quella di 1.200 metri)  dove vive per metà anno, “comprata in pandemia quando non si sapeva dove andasse il mondo” parole di Vacchi.

Tutte le ville di Gianluca Vacchi

Una villa a Bologna di 2.200 che egli definisce: “un villaggio vacanze, la casa perfetta di un adulto mai cresciuto, con tutti i giochi possibili: un palazzetto dello sport; una Spa che forse non ce l’ha un hotel che lo fa di mestiere; una discoteca; una pista per l’elicottero; la zip line privata più lunga d’Europa”.

Cos’è la “zip line”? “In cima a un albero altissimo è attaccato un cavo che va a un altro albero lontano 350 metri e più basso” spiega il 54enne:“Ti agganci e voli. È divertente. L’ultima novità è che ho fatto arrivare sabbia dal deserto e ho creato un’area safari, con lodge dove gli ospiti si sentono come in Kenya. Quando un amico viene da me, deve essere un momento magico, deve voler tornare”.

La popolarità di Gianluca sui social

Vacchi, dicevamo, è seguitissimo sui social network. A chi gli domanda se il fenomeno sia nato a tavolino o per caso, dice di “fare tutto da solo se no finirebbero divertimento e genuinità”. Racconta: “In principio vietavo il telefono agli amici a cena. Credevo di non essere portato per queste cose, ma non bisogna mai dire “mi conosco, non fa per me”. Mi è successo anche con TikTok. Sharon mi diceva: devi andarci, ci vanno tutti. E io: no, è per teenagers. All’ennesima sollecitazione, tirai il telefono contro un candelabro, che esplose. Chiesi scusa, aprii TikTok e, in quasi due anni, ho 21 milioni e mezzo di follower”.

 

 

 

 

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