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Giovani accoltellati dopo una lite a Marechiaro, fermato il figlio di un boss

Foto di repertorio
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Restano ricoverati in gravi condizioni i due minorenni accoltellati domenica pomeriggio a Napoli, sugli scogli di Marechiaro, dopo una lite con un gruppo di coetanei. Sono volate parole grosse, spintoni, poi qualcuno ha estratto i coltelli.

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A prestare i primi soccorsi ai feriti sono stati i ristoratori della zona, che hanno visto i due minorenni – 17 anni e 16 anni – insanguinati chiedere aiuto. In ospedale sono stati sottoposti a intervento chirurgico: per loro la prognosi resta riservata. Sull’episodio indaga la Polizia di Stato. Uno dei ragazzi si chiama Antonio. 

Fermato il figlio di un boss

Come si legge sulle pagine di La Repubblica, a ferire gravemente i due giovani sarebbe stato un loro coetaneo, figlio di un boss della camorra attiva nella periferia settentrionale della città. Il padre è detenuto per omicidio. È quanto è emerso dalle indagini della polizia coordinata dalla pm minorile Emilia Galante Sorrentino. Il 15enne è ora in stato di fermo con l’accusa di aver tentato di uccidere Antonio e l’amico. Nelle prossime ore il provvedimento dovrà passare al vaglio del giudice per la convalida. L’amico che era insieme a lui è stato denunciato a piede libero. Sarebbe stato proprio quest’ultimo, poco meno di un anno fa, a litigare con uno dei due giovani feriti per questioni sentimentali legate ad una ragazzina.

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