Home Cronaca Giugliano. Accoltellato e ucciso dall’amico dopo la cena, il killer di Angelo...

Giugliano. Accoltellato e ucciso dall’amico dopo la cena, il killer di Angelo Grillo condannato a 21 anni di reclusione

Giugliano. Accoltellato e ucciso dall'amico dopo la cena, il killer di Angelo Grillo condannato a 21 anni di reclusione
PUBBLICITÀ

Si è concluso con una condanna a 21 anni di reclusione il processo di primo grado nei confronti di Ulderico Piccolo, accusato dell’efferato omicidio avvenuto la sera del 24 maggio del 2020 in un’abitazione sul litorale Domizio. A morire, a cause delle coltellate inferte dall’amico, fu il giuglianese Angelo Grillo. I giudici della Prima Sezione della Corte di Assise di Santa Maria Capua Vetere (Presidente Donatiello) appoggiando la tesi sia delle parti civili (rappresentate dall’avvocato Emanuele Coppola) che del pm, ha condannato l’imputato alla pena di 21 anni di reclusione per omicidio volontario. Smontata, dunque, la tesi dei difensori di Piccolo (difeso dagli avvocati Carlo Taormina e Marco Sepe), i quali avevano optato per l’omicidio colposo. Entro 60 giorni saranno depositate le motivazioni della sentenza di condanna.

PUBBLICITÀ

La ricostruzione dell’omicidio durante la cena tra amici

Piccolo, agente immobiliare, aveva organizzato una cena in uno suo bungalow estivo al residence Le Anfore di Castel Volturno. Durante la serata nacque una discussione e complice l’alcol, dopo aver invitato Grillo a lasciare la casa, si sarebbero scontrati sul vialetto esterno. Grillo lo avrebbe afferrato per un braccio e lui, che aveva il coltello della brace in mano, l’ha colpito al torace. Dopo l’accoltellamento il Piccolo accompagnò immediatamente il Grillo presso l’ospedale di Pineta Grande, ma per il giovane non ci fu nulla da fare poiché la pur piccola lama del coltello da tavola utilizzato per colpirlo, attinse il pericardio ed il ventricolo sinistro, provocandone un trauma dalle conseguenze irreversibili. Durante l’interrogatorio reso poco dopo la tragedia Piccolo chiese scusa alla famiglia della vittima. Scuse che non gli sono servite per evitare una pesante condanna

 

 

 

 

 

PUBBLICITÀ
Exit mobile version