Home Cronaca Giugliano. Picchiata e sequestrata per giorni, il compagno ottiene i domiciliari

Giugliano. Picchiata e sequestrata per giorni, il compagno ottiene i domiciliari

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Ha negato gli addebiti, dichiarando di non aver mai aggredito la donna con cui aveva una relazione da 4 mesi. Il Giudice per le Indagini Preliminari, dott. ssa Caterina Anna Arpino, del Tribunale di Napoli Nord, a seguito dell’udienza, ha convalidato l’arresto e, nonostante il Pm avesse chiesto la conferma della custodia cautelare in carcere, ha concesso i domiciliari a Raffaele D.R., classe ’71 di Giugliano, (difeso dall’avvocato Pasquale Panico), accusato di maltrattamenti nei confronti della sua ex.

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Un rapporto nato sui social, tramite Facebook, poi trasformatosi in fidanzamento. Ma per Laura, residente a Lecce, quell’amore si è ben presto trasformato in un incubo. La loro storia, nei giorni scorsi, è diventata di dominio pubblico dopo l’intervento dei carabinieri di Giugliano.

I fatti che hanno portato all’arresto

È da una telefonata al 112 che parte questa storia. Una richiesta di aiuto di un uomo. Non è lui ad essere in difficoltà ma la cognata, Laura, sembra sia stata rinchiusa in un’abitazione, vittima delle vessazioni del compagno. I carabinieri della centrale operativa raccolgono l’indirizzo e mandano una pattuglia. I militari della sezione radiomobile di Giugliano bussano insistentemente. Nessuna risposta, sulla porta una telecamera puntata sull’uscio. Passa qualche minuto e un’auto accosta. Dall’abitacolo escono un uomo e una donna, lei con gli occhiali da sole indossati. Uno dei carabinieri le chiede di mostrare gli occhi, uno è cerchiato di nero, tumefatto.

L’uomo inizia a raccontare che la compagna si è procurata la ferita con un telefono e intanto le cinge le spalle con un abbraccio. I militari non credono a una parola, prendono in disparte l’uno e l’altra. La donna scoppia a piangere. È stata segregata in casa dallo scorso martedì, il cellulare sequestrato. Approfittando di un attimo di distrazione del compagno ha trovato il telefono nell’armadio e ha chiamato un familiare.

Chi la costringeva tra quelle quattro mura l’ha scoperto e l’ha picchiata. Le ha stretto le mani al collo e poi l’ha colpita alla faccia con il telefono. Poi l’ha fatta salire in auto e l’ha portata in giro. I carabinieri hanno raccolto la denuncia della vittima e hanno fatto scattare le manette ai polsi del 51enne.

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