E’ successo tutto troppo in fretta anche solo per mettere assieme i tasselli della vicenda. Soprattutto, è accaduto in pieno centro storico, su via Cumana. Qualche minuto prima delle 14, quando in giro ci sono i ragazzini usciti di scuola, persone che rientrano da lavoro. Insomma, nel bel mezzo della quotidianità cittadina, un commando punitivo è entrato in azione a Giugliano. Sembra siano arrivati almeno in quattro, a bordo di due auto. Provando a ricostruire i frammenti di informazioni, pare che i quattro fossero armati. Una pistola, molti coltelli a serramanico. Sembra la cronaca di un pomeriggio al far west o, che so, il Bronx. Una spedizione punitiva in piena regola, una versione soft degli agguati di camorra. L’obiettivo? Probabilmente la vittima. Un uomo sulla quarantina è stato aggredito. Immediatamente, durante il pestaggio, è intervenuta una donna sulla settantina. Sua madre, stando ai presenti.
La spedizione punitiva ha attirato subito l’attenzione. La realtà può apparire diversa se osservata da lontano. Ecco, quindi che un pestaggio punitivo può sembrare una rissa tra estranei. Qualcuno interviene per portare la calma. Ed è lì che la situazione stava per diventare, anch’essa, un’altra cosa: una tragedia. Uno dei componenti del commando ha mostrato il coltello, un altro ha alzato la maglietta per palesare la pistola. Che nessuna di queste armi non sia stata usata in alcun modo è stato solo per un caso fortunoso. L’obiettivo, l’uomo, aveva già incassato la violenza del commando. Sembra che anche qualcuno degli intervenuti abbia subito qualche colpo di troppo. Una cosa è certa: le condizioni delle fogne comunali non sono l’unico problema della città di Giugliano.
