Home Politica Nazionale Gli audio di Berlusconi sulla guerra imbarazzano la Meloni: “Niente Governo per...

Gli audio di Berlusconi sulla guerra imbarazzano la Meloni: “Niente Governo per chi non è d’accordo con me”

Berlusconi - Meloni e la crepa nel centrodestra
PUBBLICITÀ

L’amicizia ventennale tra Silvio Berlusconi e Putin pare essersi “riaccesa”. Il Cavaliere viene ‘rimproverato’ dalla Meloni: “per chi non è d’accordo con i miei capisaldi niente Governo!

PUBBLICITÀ

Berlusconi-Putin, un’amicizia lunga vent’anni 

I rapporti tra Silvio Berlusconi e Putin nascono nel 2001 durante il G8 di Genova e continuano poi rafforzandosi nell’anno seguente. Nel 2002 infatti Berlusconi fa da mediatore tra Russia ed USA, famosa la foto della “tripla stretta di mano” dei due con Bush. In quell’occasione con l’accordo ‘Pratica di Mare’ il paese di Putin e la NATO stringono rapporti collaborativi per la sicurezza e la lotta al terrorismo. Insomma in quell’occasione i due storici nemici “freddi” (USA e Russia) si uniscono in nome di una buona causa. I loro rapporti si inclineranno poi nel 2008 con l’invasione della Georgia e l’annessione della Crimea.

I rapporti tra Putin e Berlusconi continuano però, oltre alle visite “dovute” per scambi politici, sono molte le occasioni in cui i leader sono ospiti, a turno, nelle rispettive case. Silvio Berlusconi non ha infatti mai nascosto la sua opinione positiva sul leader dal colbacco, spesso difendendolo. Già in passato Berlusconi aveva infatti definito Putin: “una persona rispettosa degli altri” ed un “liberale, veramente un democratico“. Ci è difficile, soprattutto ad oggi, guardare a Putin come un fervente democratico rispettoso degli altri, quel che è certo è che il russo Putin ha sempre ricambiato i commenti di Berlusconi definendolo: “l’ultimo dei mohicani della politica europea“.

Mi ha regalato venti bottiglie di vodka, sono uno dei suoi veri amici

L’amicizia con il leader russo pare essere ancora viva a confermarlo le stesse parole di Berlusconi. Pochi giorni fa sono infatti state diffuse da La Presse delle registrazioni in cui Berlusconi racconta l’amicizia con Putin e critica alcune scelte della Meloni.

In queste registrazioni Silvio Berlusconi si dice “molto preoccupato” per la guerra in Ucraina, per lui i leader avversari non si metteranno a tavolino per decidere una pacifica fine. Racconta poi di aver ravvivato la sua amicizia con Putin, quest’ultimo lo ha omaggiato di venti bottiglie di vodka e di una “dolcissima” lettera. “Io sono stato dichiarato da lui il primo dei suoi cinque veri amici” così parla Berlusconi.

Berlusconi e le scelte della “signora” 

Nelle registrazioni continua poi commentando le scelte di Giorgia Meloni. Che a Berlusconi non fossero piaciute alcune delle ultime “mosse” della Meloni lo si era intuito, lui stesso non ha cercato di nasconderlo. Pare arrivare però la conferma grazie alle registrazioni. In uno degli audio infatti il Cavaliere rimprovera alla “signora” (Giorgia Meloni) i cinque ministri della Lega commentando poi il ruolo della presidenza a Senato e Camera. Questi ruoli per Berlusconi “valgono” due ministri ciascuno.

Nel secondo audio si sposta invece sulla sfera personale della Meloni, parlando del “suo uomo”. Su Andrea Giambruno, compagno della premier, il cavaliere dice: “Mio figlio ha un rapporto di amicizia, il suo uomo lavora a Mediaset“. Le parole diffuse del cavaliere hanno scatenato una bufera nel centrodestra (e non solo).

Meloni: “L’Italia è, a testa alta, parte dell’Europa e dell’Alleanza Atlantica” 

Giorgia Meloni dopo i commenti di Silvio Berlusconi su Putin e sulle sue scelte politiche ha tenuto a ribadire la sua posizione “atlantista”. “Su una cosa sono stata, sono, e sarò sempre chiara. Intendo guidare un governo con una linea di politica estera chiara e inequivocabile” inizia così la Meloni. “L’Italia è a pieno titolo, e a testa alta, parte dell’Europa e dell’Alleanza atlantica. Chi non fosse d’accordo con questo caposaldo non potrà far parte del governo, a costo di non fare il governo” conclude.

Giorgia Meloni ha preferito ribadire i suoi “capisaldi” e la posizione che la “sua” Italia ha in Europa e nella NATO. Senza fare nomi il neo premier risponde e tra le righe si legge un “o con me o fuori”. “L’Italia con noi al governo non sarà mai l’anello debole dell’Occidente, la nazione inaffidabile tanto cara a molti nostri detrattori. Rilancerà la sua credibilità e difenderà così i suoi interessi. Su questo chiederò chiarezza a tutti i ministri di un eventuale governo. La prima regola di un governo politico che ha un forte mandato dagli italiani è rispettare il programma che i cittadini hanno votato” continua.

La crepa nel centro destra, Berlusconi: “normali discussioni

La Meloni cerca di tranquillizzare tutti, mantiene una certa calma non facendosi prendere dallo stress o dall’indignazione accumulata dopo le parole “ambigue”. Nel frattempo Berlusconi dice la sua sulle registrazioni definendole “decontestualizzate”. All’opinione del cavaliere insomma le sue parole parrebbero “gravi” solo perché ascoltate al di fuori del contesto in cui lui stesso le ha pronunciate. In privato o con un microfono puntato Berlusconi però ha sempre avuto “belle” parole, se non per le sue scelte, per quello che è il personaggio Putin. Adesso tocca alla Meloni cercare di chiudere la crepa nel suo partito, apertasi maggiormente dopo gli audio di Silvio Berlusconi.

Nel frattempo a calmare gli animi si aggiunge anche lo stesso cavaliere che sulla sua pagina ufficiale Facebook sottolinea l’unione tra le forze politiche. “È naturale che fra forze politiche alleate, leali, ma diverse fra loro, ci siano delle normali discussioni” dice. Continua poi: “Le divisioni vere le abbiamo viste – e continuiamo a vederle anche in questi giorni – fra i nostri avversari della sinistra“.

PUBBLICITÀ
Exit mobile version