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Gomorra e realtà, il patto criminale tra Sangueblu-Sibillo e Vucabulà-Contini

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Gomorra e realtà, il patto criminale tra Sangueblu-Sibillo e Vucabulà-Contini. Napoli è una città divisa da un leggendario muro che contrappone i vicoli del Centro Storico dall’altolocato quartiere Posillipo. Questa annosa opposizione sarà rappresentata anche Gomorra attraverso due personaggi: Enzo Sangueblu e Valerio O’ Vucabulà. Due mondi apparentemente lontanissimi che trovano un punto di contatto a partire dallo spaccio della droga. Valerio è un inquieto ‘chiattillo figlio di papà’ di Posillipo completamente integrato negli ambienti della borghesia. Invece Enzo è nipote di ‘O Santo storico capo di uno storico clan di Forcella, ma Sangueblù si ritrova senza un territorio da controllare ed a partire da questa mancanza tenterà la sua scalata al Sistema.

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TRA GOMORRA E REALTÀ’

I personaggi sembrano ispirati alle vite criminali di due camorristi protagonisti della guerra della ‘Paranza dei Bimbi’. Enzo ha alcune somiglianze con Emanuele Sibillo che terrorizzò il Centro Storico con le stese mentre Valerio potrebbe essere Ciro Contini nipote del celeberrimo boss Eduardo. I due hanno stretto l’alleanza creando il clan Sibillo-Contini.

IL TORMENTO DI SANGUEBLU

Il personaggio di Sangueblu sarà sicuramente uno dei protagonisti della quarta stagione di Gomorra – La Serie (in prima tv assoluta su Sky Atlantic a partire da venerdì 29 marzo alle ore 21.15). “Sangueblù ha perso il sorriso e un occhio, e dovrà fare i conti con quello che è successo. Nipote del Santo, uno dei boss storici fondatori del Sistema, “Sangueblù” ha rappresentato fin dal suo debutto nella serie una delle chiavi principali per cui la faida del potere malavitoso si è spostato a Forcella, nel cuore pulsante di Napoli, nelle vie storiche del capoluogo partenopeo. L’obiettivo del giovane Enzo era poter rivivere i fasti di un tempo: “Ci riprendiamo tutto quello che è nostro”.

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