Nuovi aiuti all’economia, per restare al passo con le restrizioni dei Dpcm, ma anche un nuovo pacchetto di misure per le famiglie. Il governo si dà ancora circa una settimana per chiudere il lavoro sul nuovo decreto Sostegno, chiamato a spendere i 32 miliardi di extradeficit autorizzati dal Parlamento all’inizio dell’anno per aprire un nuovo ombrello anti-crisi. In attesa che il piano vaccini avanzi quanto basta da poter immaginare la ripartenza di tutte le attività
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Sostegni alle imprese, ammortizzatori e cassa integrazione, enti territoriali in difficoltà, vaccini. Sono questi i temi fondamentali del dl sostegno che arriverà “penso la prossima settimana, stiamo facendo il più in fretta possibile”, ha sottolineato la viceministra dell’Economia, Laura Castelli, a 24 Mattino su Radio24. Il decreto partirà dalle proposte della maggioranza, come la cancellazione dei codici Ateco. Si pensa anche di fare “confronti e calcoli sulle annualità non più mensilità e si considererà il calo di fatturato, con tetti più alti di fatturato”
Per il ministero dello Sviluppo economico sono “prioritarie le partite Iva alle quali va assicurato sostegno equo, comprensibile, immediato e tempestivo”. Lo fanno sapere fonti del Mise. La novità, conferma la titolare della Famiglia Elena Bonetti, è che si starebbe anche valutando “una misura ad hoc per i lavoratori professionisti, per le partite Iva”
Pacchetto congedi nel nuovo Decreto
Intanto però c’è da contrastare l’avanzata delle varianti e con la nuova stretta arriverà, probabilmente retroattivo. Il rinnovo degli aiuti per le famiglie con i figli a casa da scuola per quarantena o per le chiusure da zona rossa. Il ministero del Lavoro ha chiesto esplicitamente di inserire il pacchetto congedi nel nuovo provvedimento. Così come aveva peraltro già predisposto l’ex ministra Nunzia Catalfo.
Nel pacchetto, che potrebbe quindi coprire anche le prime settimane dell’anno, potrebbero rientrare sia il bonus babysitter – che ha registrato un boom lo scorso anno, con oltre 1,3 milioni di domande – sia i congedi parentali straordinari retribuiti al 50%, utilizzati di meno proprio per lo stipendio dimezzato. Insieme alla possibilità di chiedere lo smart working