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Razzismo e tifoso morto, ma “la Serie A non si ferma”: il presidente Figc Gravina si rimangia tutto

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Stavolta non come altre volte. Si gioca, il calcio è in lutto ma non si ferma. Lo dice il presidente della Federcalcio, dopo essersi preso qualche ora di riflessione. «Sabato in Serie A si gioca, ho parlato un pò con tutti per sentire il clima intorno a ciò che è successo ieri e all’unanimità, dai sottosegretari Giorgetti e Valente alla Lega di Serie A e al presidente del Coni, abbiamo deciso di andare avanti». In diretta su Sky Sport, il presidente della Federcalcio Gravina ha annunciato che il massimo campionato non si fermerà dopo la morte del tifoso dell’Inter coinvolto negli incidenti di ieri sera a San Siro.

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«Non accetteremo più certe dichiarazioni a tutela di interessi di parte, del proprio orticello: possono anche essere legittime, ma innescano reazioni strane. Dobbiamo stare tutti con toni più bassi – ha detto intervenendo a Sky, riferendosi evidentemente alle frasi di De Laurentiis sull’arbitro Mazzoleni – ci sono dichiarazioni inopportune: ho fatto le mie verifiche, l’arbitro ieri ha preso tutte le decisioni giuste. Non gli si può fare alcun tipo di rimprovero. Ma certe dichiarazioni dei giorni precedenti avevano provocato un certo clima».

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