Home Cronaca Green pass falsi sequestrati, c’è anche quello di Pippo Franco

Green pass falsi sequestrati, c’è anche quello di Pippo Franco

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I carabinieri del Nas, su richiesta della Procura di Roma, hanno proceduto oggi al sequestro di nove green pass falsi tra cui quello nella disponibilità dell’attore Pippo Franco. L’attività rientra nell’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Ielo, in cui si ipotizza il reato di falso. Tra i lasciapassare falsi, rilasciati da un medico di base e odontoiatra già perquisito, anche quello destinato ad un ex magistrato. I certificati sono stati disattivati presso il database del ministero della Salute. In base a quanto si apprende il documento sarebbe stato utilizzato da alcuni indagati anche per accedere in locali.

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L’articolo precedente: le regole del green pass

reen pass obbligatorio sul lavoro. Dal 15 ottobre scatterà la deadline con i lavoratori che dovranno necessariamente mostrare il certificato verde per recarsi in ufficio o in fabbrica.A pochi giorni dal via ecco cosa cambia per i lavoratori italiani:

Lavoro pubblico

Fino al 31 dicembre tutto il personale di amministrazioni pubbliche, autorità amministrative indipendenti, Banca d’Italia, enti pubblici ed economici e organi di rilievo costituzionale, dovranno esibire la certificazione verde su richiesta per accedere ai luoghi di lavoro. Il pass, inoltre, è obbligatorio anche per chi svolge la propria attività lavorativa, di formazione o volontariato nella pubblica amministrazione.

Magistrati 

Pass obbligatorio per accedere a tribunali e uffici giudiziari. L’obbligo si applica dunque a magistrati ordinari, amministrativi, contabili, militari, onorari e componenti delle commissioni tributarie, mentre saranno esclusi avvocati e altri difensori, consulenti, periti e ausiliari del magistrato estranei alle amministrazioni della giustizia, i testimoni e le parti del processo.

Lavoro privato

Obbligo di Green Pass anche a coloro che svolgono la propria attività nel settore privato, anche sulla base di contratti esterni. Senza Green Pass si verrà considerati assenti ingiustificati dal lavoro. Nessuna sospensione, ma blocco dello stipendio senza conseguenze disciplinari e con il diritto di conservazione del posto di lavoro. Per chi invece viene trovato senza certificato, scatterà una sanzione da 600 a 1.500 euro, mentre i datori di lavoro che non controlleranno oppure che non predisporranno le necessarie misure organizzative, la sanzione andrà dai 400 ai 1.000 euro.

Il premier Draghi firma le linee guida per il pass

In questi giorni il Premier Draghi sta firmando queste linee guida messe a punto dal Ministero della Pubblica Amministrazione. L’obbiettivo è dettagliare il rientro a lavoro con il passaporto vaccinale, entrando in controlli che mai come ora non possono essere lasciati al caso. Al Dpcm in particolare il compito di tracciare il percorso dei software e delle applicazioni necessarie per la verifica del green pass.

Il provvedimento sarebbe stato messo a punto con il supporto dei tecnici della Sogei. Ma possibili novità potrebbero arrivare col nuovo anno.

Le parole di Andrea Costa

“E’ ragionevole pensare che con l’anno nuovo ci potrà essere una revisione delle misure restrittive in atto nel nostro paese” afferma il sottosegretario alla salute Andrea Costa. Continua poi dicendo: “compreso il green pass che potrà essere rivisto e ridotto nella sua applicazione”.

 

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