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“Ciao tesoro, hai voglia di fare l’amore?” trans sfila Rolex ad un ragazzo e scappa: arrestato

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Verso le ore 20.00 di ieri, la vittima della rapina, un venticinquenne Sammarinese, è giunto a Rimini, ove l’attendeva una serata con tre amici. Terminata la cena, i giovani decidevano di andare a ballare e terminavano la serata presso un locale di Lungomare Tintori.

Alle ore 03.30, uscendo dal locale, mentre percorrevano via Colombo, i giovani venivano avvicinati da due transessuali peruviani.

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Uno è andato verso la vittima, mentre il secondo transessuale distraeva gli amici della stessa.

Il trans che si era avvicinato al ragazzo gli afferrava con violenza la mano destra dove aveva l’orologio Rolex e gliela spingeva con forza sotto il suo vestito attillato di colore nero, cercando intanto di offrirgli una prestazione sessuale proferendo testuali parole: ”Hai voglia di fare l’amore? Quanti soldi hai? Vieni con me”.

Nel momento in cui gli spingeva la mano sotto la sua gonna, emetteva un urlo.

Dopo l’urlo il giovane san marinese riusciva a liberarsi dalla presa ferrea e ritraeva la mano, rifiutando ogni tipo di avance.

Il ragazzo si accorgeva subito che l’orologio che aveva al polso, un Rolex Submariner del valore di 8.000 Euro, gli era stato sottratto dal transessuale che si era avvicinato per primo. Immediatamente realizzava, che i due transessuali con la loro stravaganza e sfacciataggine, avevano dapprima distratto i suoi amici e poi derubato lui.

L’urlo era servito per coprire il rumore dello sgancio del cinturino in acciaio e oro. Insieme agli amici la vittima ha tentato subito di bloccarli e contestualmente ha contattato immediatamente il numero di emergenza 112 per chiedere aiuto. I ragazzi hanno fornito all’operatore la direzione di fuga, il loro abbigliamento ed i loro lineamenti sudamericani. In particolare quello che aveva rubato il Rolex era vestito con un abito corto di colore nero attillato, con capelli castano scuri, mentre l’altro, quello che poi è stato arrestato, aveva dei pantaloni aderenti neri, un top bianco ed una giacca in pelle nera, capelli lunghi di colore castano scuro.

Mentre uno dei trans giungeva in via Rosmini, il secondo, il P.L.M.A, poi arrestato, desisteva dal fuggire e si accovacciava tra i cespugli cercando di occultarsi tra le macchine parcheggiate.

Il tempestivo arrivo della Polizia ha consentito di catturare immediatamente il P.L.M.A., il quale aveva ingaggiato una colluttazione con la vittima al fine di guadagnarsi la fuga. Quest’ultimo transessuale prima che venisse definitivamente bloccato dai poliziotti, contattava telefonicamente più volte in lingua spagnola un’altra persona, probabilmente il complice, chiedendogli di tornare indietro a piedi e di restituire il rolex alla vittima.

Una volta bloccato il trans veniva perquisito al fine di trovare l’orologio, sortendo però tale attività esito negativo.

Addosso al P.L.M.A. i poliziotti hanno ritrovato uno smartphone, successivamente sequestrato, sul quale iniziavano ad arrivare messaggi sulla chat whatsapp dal complice trans, il cui nome d’arte era L.C..

I messaggi erano in lingua spagnola, idioma conosciuto da uno degli operatori della volante, il quale in tempo reale traduceva il testo e constatava che il complice era fuggito e che voleva informare il complice ormai arrestato della sua attuale posizione, inviandogli la geolocalizzazione dove aveva occultato il rolex.

Con questa informazione, corredata da un fotogramma di un’autovettura di colore bianco, i poliziotti rintracciavano il luogo dove era stato nascosto l’orologio.

Giunta sul posto la volante rinveniva l’orologio avvolto dentro un fazzoletto di carta, anche se del complice non vi era traccia.

Grazie agli accertamenti e alle attività espletate sul telefono cellulare del transessuale fermato, poco dopo la rapina il ragazzo veniva informato dagli operatori della volante intervenuti che, avvolto in un fazzoletto di carta e occultato sotto una vettura di colore bianco parcheggiata in via Cappellini, era stato rinvenuto il suo Rolex.

Il giovane malcapitato, dopo un’ora, con sua piacevole sorpresa, si è visto riconsegnato l’orologio.

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