Home Primo Piano «Ho fatto i morti per loro e non mi hanno gratificato», il...

«Ho fatto i morti per loro e non mi hanno gratificato», il boss Maggio scontento dei Mazzarella lasciò il clan

PUBBLICITÀ

Fa nomi, ricorda date e ricostruisce l’organigramma del gruppo di cui faceva parte. Il ras Salvatore Maggio, da qualche mese collaboratore di giustizia, ha permesso agli investigatori di definire ruoli di ras e gregari e soprattutto i diversi cambi di casacca che si sono avvicendati tra piazza Mercato e San Giovanni a Teduccio con il ruolo di ‘traino’ dei D’Amico storici alleati dei Mazzarella:«D’Amico mi voleva far riavvicinare al Mazzarella in particolare  per assicurare il mantenimento del carcerati del clan Mazzarella di Piazza Mercato. Ma io rifiutai perchè nonostante tutti gli omicidi che avevo fatto per loro, non mi avevano gratificato economicamentee inpiù mi volevano uccidere perchè ero passato con i miei cugini omissis. Quindi fu stabilita la divisione delle estorsioni».

PUBBLICITÀ

Nei verbali, la maggior parte sono tutti quasi omissati, Maggio ha fatto riferimento anche ad alcuni omicidi, tra i quali quello di Antonio Scafaro, ma soprattutto di decine di stese nelle quali ha prima partecipato come esecutore con altre persone di cui ha riferito nome, cognome e soprannome, e poi come mandante. «Io ho commesso tante estorsioni, partecipavo alle spedizioni armate per avere il controllo di piazza Mercato. Per il clan Mazzarella ho gestito i traffici di droga e gestito le piazze sia di marijuana, che cocaina ed eroina. Poi ho distribuito sostanze stupefacenti per conto della cosca di Gennaro ’o schiz-zo, infine sono passato al clan Puccinelli per poi fare rientro a piazza Mercato cercando di costituire un gruppo autonomo».

 

PUBBLICITÀ
Exit mobile version