Home Cronaca I debiti e i ‘no’ al boss vesuviano, ricostruito l’agguato a ‘Galetano’

I debiti e i ‘no’ al boss vesuviano, ricostruito l’agguato a ‘Galetano’

I debiti e i 'no' al boss vesuviano, ricostruito l'agguato a 'Galetano'
PUBBLICITÀ

Il capoclan Roberto D’Ambrosio era pronto a tutto per affermare il suo potere a Sant’Anastasia e chiunque lo avesse ostacolato avrebbe pagato con il sangue. Secondo le accuse della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, il boss è stato mandante dell’agguato ai danni di Gaetano Esposito, detto Galetano. La mattina del 10 giugno 2017 due uomini, a bordo di uno scooter, esplosero 8 colpi di pistola in vico Scognamiglio contro il ‘dissidente’ colpendolo al fianco destro, la coscia sinistra ed al gluteo: l’uomo riuscì a sopravvivere al raid mortale.

PUBBLICITÀ

LE PAROLE DEL PENTITO CONTRO IL BOSS D’AMBROSIO

Diversi collaboratori di giustizia hanno puntato il dito contro il boss vesuviano. In un interrogatorio del gennaio 2019, Fortunato Piezzo ha dichiarato di aver saputo dallo stesso indagato, nel corso di una comune detenzione nel 2018, il suo ruolo di mandante dell’agguato contro Esposito.

La vittima non avrebbe pagato alcune partite di droga, e, inoltre, si era rifiutata di acquistarla dal clan vesuviano. “Quando ho incontro poi, nel 2018, Roberto D’Ambrosio in carcere, egli mi ha confidato che era stato il mandante di tale ferimento, in guanto Galetano aveva maturato un debito nei suoi confronti legato a pregresse cessioni di stupefacente ed inoltre si rifiutava di acquistare droga da D’Ambrosio … Omissis…

Alla fine del 2019 anche il pentito della mala ponticellese, Tommaso Schisa, ha raccontato dettagli sulla vicenda Esposito: “Il motivo della sparatoria risiedeva nella circostanza che D’Ambrosio si doveva prendere Sant’Anastasia. Dopo l’agguato il ragazzo è andato via dal paese. Non ricordo l’epoca di questa azione, quello che so è che io ero detenuto. Dopo questo agguato, noi del clan abbiamo effettuato una stesa nel comune di Sant’Anastasia, unitamente a D’Ambrosio ed agli uomini di quest’ultimo, allo scopo di dimostrare a tutti che avevamo preso Sant’Anastasia e che c’era un ‘alleanza tra il D’Ambrosio ed il nostro clan. Furono picchiati tutti, spacciatori, commercianti ed altri”.

LE PAROLE DELLA SORELLA DI GALETANO

Il pericolo vissuto da Esposito sarebbe stato confermato da sua sorella, infatti, in un’intercettazione telefonica lei ha confidato ad un conoscente: “Oramai quelli lo vogliono morto, levare da sopra la faccia della terra, questo lo sappiano…”

PUBBLICITÀ
Exit mobile version