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«I Notturno si misero contro gli Abbinante, mi misi in mezzo io», la rivelazione

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Miano ha evitato una possibile guerra nella vicina Scampia. E’ quanto emerge dai verbali del collaboratore di giustizia Carlo Lo Russo che ha raccontato un episodio relativo ai cambi di alleanze tra i gruppi all’ombra delle Vele. In un caso almeno si è rischiata una vera e propria faida intestina tra i Notturno del lotto T/A e gli Abbinante del rione Monterosa.

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«questi Notturno…i Notturno di Scampia… Bakù… cacciarono i parenti di Arcangelo
Abbinante… i cugini.., da sopra la piazza di droga… la 33 la chiamano… nella 167… siccome io gli voglio bene ad Arcangelo Abbinante perché è un bravissimo ragazzo… insomma… ho avuto a che farci, può essere pure un figlio mio… e mi impegnai io tramite (omissis) di farci dare di nuovo questa piazza a questi cugini di Arcangelo… e lui ha avuto incontri con gente di Mugnano, Melito, queste genti che… perché i Notturno… tradirono,
diciamo, la famiglia Abbinante… si girarono e si girarono di nuovo con questi qua… Amato – Pagano. Comunque, su… su mia disposizione, cioè mandai a lui… feci impegnare a lui… perché lui conosceva a questi qua di Mugnano, Melito, li conosceva a tutti quanti… e feci impegnarea lui, dissi: “vai a nome mio, vedi se mi vogliono fare questa cortesia, insomma… tengono i carcerati… dessero questa piazza, di nuovo, a questi ragazzi, a questi cugini di Arcangelo, perché comunque tengono le spese dei carcerati, le spese degli avvocati… poi quando esce Arcangelo, esce il padre, che insomma esce qualcuno più… si sparano tra di loro.. mo… vedi di fargli dare questa piazza».

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