Home Cronaca Identificato il cadavere trovato a Torre Annunziata: è un 47enne di Gragnano

Identificato il cadavere trovato a Torre Annunziata: è un 47enne di Gragnano

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Identificato il cadavere trovato da alcuni pescatori due giorni fa nei pressi della spiaggia delle Sette Scogliere a Torre Annunziata, in provincia di Napoli. Il corpo apparterrebbe ad un uomo di 47 anni, tale S.D.A., originario di Gragnano e già noto alle forze dell’ordine. Il cadavere era stato trovato con una corda intorno al collo, alla cui estremità era legato un masso. Decisiva per l’identificazione è stata la denuncia dei familiari della vittima. I quali, appunto, non avevano notizie del 47enne da almeno due giorni.

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Sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia di Torre Annunziata, che al momento non escludono alcuna ipotesi, neanche quella del suicidio. Gli investigatori – che tengono il più stretto riserbo sull’accaduto – non possono ignorare anche la pista dell’omicidio, soprattutto alla luce dei recenti sviluppi. Da un primo esame del cadavere, infatti, sarebbero stati trovati segni sulla testa e sulle braccia compatibili con una colluttazione. Inoltre, il corpo è stato trovato a torso nudo, soltanto con pantaloni e calzini indosso e, come detto, la corda intorno al collo è stata a sua volta legata a un peso, come se si volesse far affondare il cadavere. Ad ogni modo, sarà l’autopsia a fare piena luce sulla morte del 47enne, che come detto in precedenza era noto alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio e truffe.

Corda al collo e un masso legato al cadavere, s’indaga per omicidio nel Napoletano: il giallo del tatuaggio – articolo del 27/02/23

Omicidio volontario: è l’ipotesi alla base del fascicolo d’inchiesta aperto dalla Procura di Torre Annunziata (Napoli). In merito al ritrovamento in mare di ieri pomeriggio di un cadavere di un uomo dai tratti europei, dall’apparente età di 35-40 anni. E’ quanto contenuto nel fascicolo di cui è titolare il pubblico ministero Giuliano Schippi. Il cadavere è stato avvistato ieri pomeriggio da un pescatore, che ha immediatamente allertato le forze dell’ordine.

Quando il corpo è stato ripescato, è stato notato che al collo aveva una corda, alla cui estremità sarebbe stato fissato un grosso masso. Nel tentativo, non riuscito, di farlo inabissare o quantomeno di simulare – è la tesi degli inquirenti – un suicidio. Dai rilievi effettuati dal medico incaricato, Antonio Sorrentino, sarebbero invece emerse ferite alla testa e alle braccia non compatibili con tale ipotesi ma più con una colluttazione. Anche se elementi più chiari dovrebbero venire fuori dall’autopsia. La quale sarà eseguita una volta che si sarà risaliti all’identità dell’uomo, sul cui polso è stato individuato un tatuaggio composto da due lettere (due M). Stando a quanto accertato dai primi rilievi effettuati sul posto subito dopo il ritrovamento, tra la morte e il ritrovamento del corpo senza vita sarebbero trascorse non più di 24 ore.

 

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