Home Cronaca Sparatoria dopo la rapina in gioielleria, mazzata per il pentito di camorra

Sparatoria dopo la rapina in gioielleria, mazzata per il pentito di camorra

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E’ stato condannato a 8 anni e otto mesi il pentito di camorra 46enne Ignazio Salone nell’ambito del processo riguardante la rapina a mano armata avvenuta nella gioielleria Bracci a Viterbo. Come riporta Tusciaweb, l’uomo partecipò al raid consumatori lo scorso 14 marzo. La banda era composta da 4 persone, due uomini e due donne.

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Esecutori materiali della rapina, Salone (condannato a 8 anni e otto mesi) e il cognato, un 27enne d’origine romena. Il 27enne è a sua volta il marito della 22enne (condannata a 5 anni e quattro mesi) e il fratello della compagna di Salone, una 33enne.

Il titolare della gioielleria, in possesso di un’arma regolarmente detenuta, reagì sparando alcuni colpi in aria, venendo però bloccato da Salone, nel corso di una drammatica colluttazione, durante la quale il rapinatore tentò a sua volta di sparare. Senza riuscirci, perché fortunatamente l’arma si è inceppata e rimanendo lui stesso ferito alla mano sinistra da un colpo di pistola trapassante.

Dopo l’assalto, che poteva finire in tragedia, il quartetto ha tentato di dileguarsi lungo la superstrada, tallonato dai carabinieri che costrinsero i banditi ad abbandonare la macchina usata per la fuga allo svincolo per Soriano nel tentativo di fare perdere le proprie tracce. Subito identificati, sono stati catturati il giorno successivo a Montalto di Castro.

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