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Il boss affittò la villa per le scene di Gomorra, il figlio finisce in carcere insieme al complice

Il boss affittò la villa per le scene di Gomorra, il figlio finisce in carcere insieme al complice
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I carabinieri della sezione operativa della compagnia di Torre Annunziata hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Corte di Appello di Napoli su richiesta della Procura Generale nei confronti di un 26enne e 25enne anni. Dovranno rispondere dei reati di tentato omicidio e porto illegale di arma da fuoco in concorso.

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Il provvedimento, emesso dalla Corte di Appello nell’ambito del secondo grado di giudizio, scaturisce delle indagini condotte dai carabinieri che hanno raccolto gravi indizi nei confronti dei due arrestati grazie ad attività tecniche e all’analisi delle immagini dei sistemi di video sorveglianza.

I due indagati, il 27 gennaio del 2017 in Via Cuparella di Torre Annunziata, esplodevano alcuni colpi d’arma da fuoco contro l’auto di Vittorio Nappi. In quella circostanza l’allora 20enne fu colpito alla schiena rimanendo gravemente ferito.

IL VERO BERSAGLIO

Per quell’agguato i carabinieri arrestarono il figlio del boss Francesco Gallo e un complice. I due entrarono in azione in via Cuparella, sparando diversi colpi d’arma da fuoco contro l’auto a bordo della quale c’era il loro vero obiettivo, il 31enne Vittorio Nappi è rimasto gravemente ferito.

LA VILLA DI GOMORRA

Proprio Raffaele Gallo è il figlio di Francesco, detto ‘o Pisiello, boss di Torre Annunziata e oggi detenuto al 41 bis. Nel 2013 il capoclan, all’epoca a piede libero, affittò la sua villa bunker per girare le scene della casa di Pietro Savastano della serie Tv Gomorra.

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