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Il dramma di Sofia, la mamma di Afragola è morta con il desiderio di vedere suo figlio Vincenzo

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La morte di Sofia ha sconvolto la comunità di Afragola. E’ stato un  terribile male ad uccidere la 45enne molto amata e conosciuta in città. Sofia anche lei vittima del male del secolo che non le ha lasciato scampo. Ha lottato come una guerriera per lunghi mesi ma ieri il suo cuore ha smesso di battere. Una vita di sacrifici e dolori la sua. Prima la morte del marito per lo stesso terribile male, poi l’allontanamento dai 3 figli di soli 10, 9 e 4 anni. Da quel momento la vita di Sofia è cambiata, senza mai perdere la speranza.

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La donna, all’epoca dei fatti, fu accusata “ingiustamente”, a detta della figlia, di trascurare i bambini nell’igiene personale e casalinga.

Poco dopo la morte del marito, una mattina all’alba le forze dell’ordine fecero irruzione nell’appartamento di Sofia portandole via i figli che vennero così collocati in una struttura di Afragola. Mesi e mesi di calvario per i bambini da una casa famiglia all’altra ed il desiderio incessante di riabbracciare la mamma.

Poi arriva la malattia. Sofia però, fino all’ultimo, ha resistito solo per vedere l’ultimo dei suoi figli che non aveva più visto da quel terribile giorno. La donna aveva espresso come desiderio proprio quello di poterlo riabbracciare l’ultima volta.

Ogni richiesta viene negata alla donna. Un appello disperato quello di Sofia rinnovato ogni giorno nel lungo periodo della malattia. Richiesta che si è vista rifiutata di volta in volta, tanto da costringere la prima delle sue figlie a scrivere una lunga lettera a Papa Francesco. “Aiutateci perché questo miracolo possa realizzarsi e mamma possa riabbracciare mio fratello Vincenzo per l’ultima volta, prima di chiudere gli occhi” scrive Alda.

Ma ogni tentativo è rimasto invano, Sofia ha chiuso gli occhi per sempre ed ora potrà assistere i suoi figli da lassù.

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