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Il governo Meloni ‘cancella’ il reddito di cittadinanza e le sanzioni su truffatori

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Il provvedimento mosso dal governo Meloni ha provocato una serie di variazioni determinati sul vigente corpo legislativo e giudiziario. Gli esponenti del partito facendosi, infatti, promotori dell’eliminazione del reddito di cittadinanza hanno cancellato in modo sequenziale l’articolo che prevedeva delle sanzioni per i truffatori dello Stato.

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Il comportamento contraddittorio del governo Meloni 

Dopo aver espresso in molteplici situazioni l’irregolarità che stanziava attorno al reddito di cittadinanza, il governo Meloni ha agito in modo controverso. Se fino a qualche tempo fa il governo aveva affermato che furbetti, truffatori e criminali aggiravano la legge richiedendo aiuto allo Stato, oggi i nuovi provvedimenti renderanno impossibile identificarli. Ciò avverrà non perché il governo Meloni ha studiato un metodo per riconoscere le truffe ma per la diretta abolizione del reddito di cittadinanza. Tale disposizione ha inoltre previsto l’effettiva eliminazione dell’articolo che apportava delle sanzioni a chi ne usufruiva illegalmente sulla base di sotterfugi. In questo modo, però, chi ha già effettuato delle truffe si scagionerà dinnanzi alla legge senza pagare conseguenze. Chi invece avrà bisogno del sussidio offerto dal reddito non potrà più beneficiarne.

Il Partito Democratico si rivolta

“Come al solito il desiderio di colpire i poveri prevale e in questo modo, ancora una volta, vincono i truffatori e la slealtà. Il governo Meloni ha fatto il condono e ha combinato un pasticcio la cui gravità non è da ignorare. Eliminando le norme incriminatrici il risultato che ora abbiamo dinnanzi ai nostri occhi è assurdo. In questo modo il governo ha abolito le pene per tutti coloro che con l’intento di ottenere il reddito hanno rilasciato dichiarazioni mendaci e utilizzato documenti falsi omettendo informazioni necessarie”. Queste le parole della capogruppo del Pd: Debora Serracchiani. Per il momento il Pd ha ha depositato un interpellanza urgente convocando il ministro Nordio. Ora il partito sta attendendo una sua eventuale decisione nella speranza che il reddito di cittadinanza possa essere regolarizzato una volta per tutte.

Gli articoli che saranno cancellati

1. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, al fine di ottenere indebitamente il beneficio di cui all’articolo 3, rende o utilizza dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero omette informazioni dovute, è punito con la reclusione da due a sei anni.

2. L’omessa comunicazione delle variazioni del reddito o del patrimonio, anche se provenienti da attività irregolari, nonché di altre informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio entro i termini di cui all’articolo 3, commi 8, ultimo periodo, 9 e 11, è punita con la reclusione da uno a tre anni.

Queste e altre normative inerenti al reddito di cittadinanza subiranno un netto taglio a partire dal 2024 . Nel caso in cui non venga apportata nessun’altra modifica il governo Meloni stabilirà tali disposizioni.

 

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