La donazione di una piccola parte dello stipendio di marzo per sostenere in concreto le attività del Cotugno, ospedale i cui medici sono decisamente sotto pressione per curare i pazienti da Coronavirus. È l’ennesima, lodevole iniziativa da parte dei lavoratori Whirpool di Napoli che nonostante un futuro occupazionale torbido non disdegnano di fare la propria parte in questo delicato periodo per il Paese.
L’iniziativa dei lavoratori Whirpool
E così, dagli Rsu della fabbrica di Napoli Est arriva la proposta di «trattenere in busta paga nel mese di marzo un contributo di 5 euro in favore dell’Azienda Ospedaliere dei Colli-Ospedale Domenico Cotugno, eccellenza nel campo delle patologie infettive nonché in prima linea nella lotta e nella sperimentazione del Coronavirus». Va sempre tenuto conto come lo stipendio medio di un lavoratore Whirpool si aggiri attorno ai 1000 euro e che, visti i risvolti negativi che presuppongono la dismissione del sito dell’area Orientale, gli stessi dipendenti stiano facendo attualmente affidamento sugli ammortizzatori sociali. Nei giorni scorsi i lavoratori Whirpool si erano recati in massa a donare il sangue di cui si avverte una forte carenza in questo momento in Campania, territorio peraltro già costretta ad importare il sangue dalle altre regioni comprese quelle dove il contagio della popolazione da Covid-19 è stato più pesante come Lombardia ed Emilia Romagna.
Il commento di Vincenzo Accurso
«Prima l’affissione di uno striscione su un cavalcavia in cui si leggeva la frase “andrà tutto bene’’, poi la donazione del sangue ed ora la donazione di una piccola quota dello stipendio: i lavoratori Whirpool sono in prima linea anche perché capiscono cosa voglia dire non arrendersi cercando di uscire dalle situazioni negative. È il senso della nostra vita, e lo è ancora di più ora vista l’emergenza Coronavirus». A dirlo è Vincenzo Accurso, delegato Uilm e lavoratore Whirpool
