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“Il mio nickname era Floky, con Imperiale e Carbone guardavo i film”, Mauriello racconta i segreti della sua latitanza a Dubai

Raffaele Mauriello
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“Bruno Carbone aveva rapporti con gli stranieri, io con un solo contatto a Napoli. Non so se Imperiale aveva contatti con gli Amato-Pagano”. Raffaele Mauriello, ras della camorra napoletana in alcuni verbali ha raccontato alcuni dettagli agli inquirenti circa i suoi rapporti col gotha del narcotraffico mondiale, appunto Imperiale e Carbone, entrambi arrestati e finiti col diventare collaboratore di giustizia.

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Nel suo racconto Mauriello tira in ballo anche il boss di Caivano Pasquale Fucito, detto il marziano. “Non so chi aveva contatti con lui. Imperiale e Carbone non li vedevo spesso a Dubai, due o tre volte al mese. Mangiavamo insieme o vedevamo un film. Quando ci vedevamo con noi c’erano degli amici stranieri. Imperiale non mi parlava dei suoi investimenti. Non ho mai sentito parlare di carichi che andavano in AUSTRALIA o di carichi persi in Sicilia o nel porto di Gioia Tauro. Il mio nickname era “Floky”. Se non sbaglio il nick name di Imperiale era “EIUNAUDI”. Ci scambiavamo anche foto della merce e delle targhe delle macchine. All’inizio avevo molta soggezione di Imperiale che è durata quasi un anno, poi lo stesso mi ha detto che avevo fatto meglio ad andare lì e non in Spagna dove sarei stato solo. Con lui non parlavo di cose del clan ma mi chiedeva come stava mio padre che soffre di ipertensione. In questi anni a Dubai ho incontrato per caso un affiliato di Melito, del quale non ricordo il cognome perché la moglie del figlio doveva fare un concorso di make-up. Non ho più avuto alcun contato con affiliati”. 

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