Home Politica Il Reddito di Cittadinanza è Legge, lo Stato non controllerà le spese

Il Reddito di Cittadinanza è Legge, lo Stato non controllerà le spese

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Via libera dell’Aula del Senato alla stretta contro i ‘furbetti del divorzio’ e per l’accesso al reddito di cittadinanza degli stranieri extracomunitari. L’assemblea ha confermato il voto agli emendamenti all’articolo 2 del decretone già espresso dalla commissione Lavoro. Le modifiche prevedono da un lato un “apposito verbale della polizia municipale” che certifichi le separazioni o i divorzi avvenuti dopo il primo settembre 2018 e dall’altro che chi proviene da Paesi extra Ue faccia certificare dal Paese di origine la situazione patrimoniale e reddituale e la composizione del nucleo familiare, certificato che va tradotto in italiano e validato dal consolato italiano. Esentati i rifugiati politici e chi proviene da Paesi dai quali non è possibile ottenere la certificazione. Il ministero del Lavoro avrà però tre mesi per stilare la lista di questi Paesi. Confermata anche l’esclusione per 12 mesi dal reddito del solo soggetto che si dimette volontariamente, anziché di tutta la famiglia.

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Lo Stato non vedrà le singole spese effettuate grazie al reddito di cittadinanza. L’Aula del Senato ha approvato un emendamento del governo al decretone che recepisce le obiezioni del Garante che dovrà essere sentito dal ministero per la scrittura del decreto che disciplinerà il monitoraggio. La modifica prevede quindi che lo Stato possa monitorare “i soli importi complessivamente spesi e prelevati” dalla Carta Rdc.

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