mercoledì, Luglio 23, 2025
HomeAttualitàIl report sull'obesità condanna la Campania: è la regione più "grassa" d'Italia

Il report sull’obesità condanna la Campania: è la regione più “grassa” d’Italia

La Campania si conferma la regione con più tessuto adiposo in eccesso in tutta Italia. Infatti la salute dei suoi abitanti è gravemente a rischio in termini di sovrappeso, che rappresenta una severa minaccia per la sanità regionale.  A stabilirlo è uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità.

Allarme eccesso ponderale in Campania: i dati dell’Iss

I dati parlano chiaro. Infatti gli studi effettuati in occasione della Giornata Mondiale dell’Obesità dal sistema di sorveglianza Passi dell’Iss (Istituto superiore della sanità) in riferimento al biennio 2022-2023 relativi al peso e all’altezza di 18-69enni rivelano come il sovrappeso sia una problematica molto diffusa e ben radicata all’interno della popolazione campana. Secondo l’Iss infatti il 38,8% dei campani è in sovrappeso – un dato allarmante, che supera di gran lunga la media nazionale pari al 32,7%. Ma non è tutto: ad affliggere la salute degli abitanti della Campania c’è anche l’obesità, che riguarda l’11,4% della popolazione – anche in questo caso si tratta di un dato che supera il valore medio italiano, ma stavolta del 10,4%. Inoltre c’è anche da considerare che il calo ponderale è consigliato a circa 4 residenti in regione su 10, un dato che in termini percentuali equivale al 39,9% dei campani.

La salute dei bambini in Campania è gravemente a rischio 

Ma quel che preoccupa maggiormente è che significative percentuali tra quelle rese note dall’Iss coinvolgono anche l’età infantile. Nel 2023, infatti, il 6% dei bambini in Campania vive condizioni di obesità grave, il 12,6% è obeso, il 24,6% in sovrappeso, il 55,5% in normopeso e l’1,3% in sottopeso. I dati che riguardano l’obesità coinvolgono tanto i bambini quanto le bambine tra gli 8 e i 9 anni. Invece i valori di sovrappeso si dimostrano leggermente superiori nei bambini di 9 anni. Inoltre il quadro mette in evidenza che nei bambini che frequentano plessi scolastici in centri abitati con una popolazione maggiore dei 10.000 abitanti l’obesità è molto più diffusa.

L’essere in eccesso ponderale è una caratteristica che è sempre più comune al crescere dell’età, nel sesso maschile rispetto al sesso femminile, ma anche fra le persone con un basso livello di istruzione e le persone che vivono difficoltà economiche.

La Campania è la regione più “grassa” d’Italia

Con simili dati la Campania conferma la maglia nera nella geografia italiana dell’obesità e del sovrappeso, affermando così una tendenza già nota da decenni. Infatti, nonostante il gap Nord-Sud sia sensibilmente diminuito rispetto agli inizi del 2000, le regioni meridionali, tra cui, appunto, la Campania, il Molise (37,8%) e la Calabria (37,8%), continuano a detenere il triste primato per quota più alta di persone in eccesso ponderale. Accanto alle criticità che affliggono il Sud, la top 3 delle regioni italiane con un minor tasso di sovrappeso e obesità è interamente dominata dalle regioni del Nord. Si pensino infatti alle Province autonome di Bolzano (15,3%), di Trento (16,5%) e alla Valle D’Aosta (19,5%).

Sovrappeso e obesità, due emergenze nazionali

Tuttavia, accanto alle statistiche e agli studi effettuati a livello regionale, il sovrappeso e l’obesità rappresentano delle vere e proprie emergenze a livello nazionale. L’Italia, infatti, risulta essere uno dei Paesi più “grassi” di tutta Europa. Stando infatti sempre ai dati resi noti dall’Iss, la situazione è piuttosto critica. Ben 4 adulti italiani su 10 risultano essere in eccesso ponderale, di cui 3 in sovrappeso e 1 obeso.

Ma non da meno sono le criticità che coinvolgono l’età infantile: anche per i bimbi, infatti, sovrappeso e obesità costituiscono delle gravi complicanze, coinvolgendone 1 su 3. In età pediatrica, inoltre, queste componenti possono essere aggravate da ipertensione, diabete di tipo 2 o da malattie cardiovascolari. Infatti, stando al report del Sistema di sorveglianza nazionale “OKkio alla SALUTE” dell’Iss, nel 2023 i bambini e le bambine italiani in sovrappeso erano il 19%, a fronte di un 9,8% affetto da obesità, che include al suo interno anche un 2,6% che presenta un’obesità grave. Inoltre in Italia sempre nel 2023 i 28,8% dei bambini compresi tra gli 8 e i 9 anni erano in sovrappeso.

Il fenomeno della “fame emotiva” e i possibili rimedi secondo gli esperti

Per quanto riguarda l’aspetto della prevenzione, uno dei campanelli d’allarme individuato dagli esperti della Sip (Società italiana di psichiatria) consiste nella cosiddetta “fame emotiva“. Si tratta di un meccanismo che si sviluppa all’interno del sistema nervoso e che induce a mangiare in risposta a emozioni o sentimenti che possono essere tanto positivi quanto negativi. Del resto, come sottolineato da Liliana Dell’Osso, presidente della Sip, “Recenti ricerche riportano che oltre il 60% dei bambini tra i 5 e i 13 anni riferisce di mangiare in risposta a stati d’animo. Questo fenomeno, se non riconosciuto e gestito precocemente, può portare a conseguenze a lungo termine. L’aumento di peso, le difficoltà nella perdita di peso e il rischio di sviluppare malattie metaboliche sono problemi sempre più diffusi“, ha concluso la presidente Dell’Osso.

In generale, secondo gli esperti è necessario affrontare il problema con un approccio personalizzato, che si fonda sull’attività fisica, su una sana alimentazione e, nei casi più gravi, su cure farmacologiche o addirittura chirurgiche.

Le parole della Presidente dell’Unicef Italia Carmela Pace

Sovrappeso e obesità rappresentano nuove e crescenti minacce per la salute dei bambini e delle bambine; malnutrizione non significa solo non avere da mangiare a sufficienza, ma anche mangiare in modo errato o malsano. Con la facile accessibilità di cibi poco sani e a basso costo, i bambini e le bambine – soprattutto quelli in condizioni di povertà – non ricevono la dieta nutriente di cui hanno bisogno per una crescita sana“, ha dichiarato la Presidente dell’Unicef Italia Carmela Pace, in occasione della Giornata Mondiale.

Il quadro in Europa

D’altronde problematiche come il sovrappeso e l’obesità affliggono da tempo non soltanto la sanità nazionale, ma anche quella mondiale. E a tal proposito i dati raccolti una nuova pubblicazione dell’UnicefIl peso è giusto?“, realizzata con la collaborazione dell’Iss (Istituto Superiore della Sanità) parlano chiaro. Sono più di 390 milioni i bambini e gli adolescenti di tutto il globo compresi nella fascia d’età dai 5 ai 19 anni, e 37 milioni gli “under 5”, ad essere affetti da questi gravi disturbi della salute. Dunque i bambini e i ragazzi nel mondo ad essere in sovrappeso nel 2022 sono in totale ben 427 milioni, di cui si contano circa 500 mila soltanto nell’Europa meridionale.

E nelle classifiche europee il nostro Paese occupa il quarto posto per numero di under 19 in sovrappeso/obesità, con il 43% dei ragazzi e il 36% delle ragazze. La maglia nera va invece a Cipro, che supera la Grecia.

Sovrappeso e obesità nei Paesi a medio e basso reddito

Da sempre si è ritenuto che il sovrappeso e l’obesità costituissero delle spine nel fianco soprattutto per i Paesi ad alto reddito, dove è concentrato il 31% della popolazione mondiale di bambini sotto i 5 anni, di cui il 48% è in sovrappeso.Tuttavia il rapporto ha individuato come persino nei Paesi a medio e basso reddito si registra un significativo incremento dei tassi di sovrappeso. Basti pensare all’Africa, dove il numero dei bambini e delle bambine under 5 in sovrappeso è aumentato dal 2000 di circa il 23%.