venerdì, Agosto 15, 2025
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Il summit di camorra prima dell’omicidio Mercurio: “Non toccare Sfilatino”

L’omicidio di Gaetano Mercurio ha scatenato le reazioni del clan Troncone, soprattutto, alla luce dello scontro con il gruppo Iadonisi. Il 43enne, detto Sfilatino, è stato colpito in un agguato in via Terracina il 6 marzo del 2020, il ras è deceduto poi il 13 aprile all’ospedale San Paolo a Fuorigrotta. Dopo l’omicidio Mercurio sono state registrate numerose conversazioni dalle quali emergerebbe il movente dell’agguato, cioè lo scontro tra i gruppi camorristici Troncone e i Iadonisi. 

Il contesto criminale

L’otto febbraio del 2020 è stato scarcerato Vitale Troncone e da quel momento avrebbe riunito i vecchi affiliati come il 43enne. L’obiettivo del boss sarebbe stato riprendere il controllo delle attività criminali di Fuorigrotta entrando così in conflitto con i nemici del Rione Lauro.

Secondo gli inquirenti della Dda di Napoli la morte di Sfilatino è frutto di un’escalation criminale. Tra il 29 febbraio e il primo marzo sono stati esplosi diversi colpi d’arma da fuoco contro l’abitazione di un affiliato degli Iadonisi, a meno di 24 ore da quel raid, ignoti sparavano contro la casa di Mercurio. 

Il movente dell’omicidio Sfilatino

Della riconducibilità del movente camorristico dell’omicidio di Mercurio vi sarebbe stata conferma del fatto che il 43enne sarebbe stato al centro della discussione di un summit di camorra. A quell’incontro avrebbero partecipato, tra gli altri, i vertici dei Troncone ed i loro nemici. Quest’ultimi avrebbero promesso di non uccidere Mercurio, disattendendo poi le loro parole come emergerebbe da una conversazione, registrata il 14 aprile, tra i parenti della vittima: “Dissi io è andato all’appuntamento ci ha dato la mano..no Zia nessuna mano ..disse tua sorella… non toccare a Sfilatino… e lui disse va bene ..embè aveva detto va bene”. Inoltre Luigi Troncone, parlando a nome del suo gruppo, avrebbe assicurato che gli affiliati erano completamente estranei alla vicenda.

Alessandro Caracciolo
Alessandro Caracciolo
Redattore del giornale online Internapoli.it. Iscritto all’albo dei giornalisti pubblicisti dal 2013.