Home Economia In arrivo gli arretrati delle pensioni, l’Inps sblocca i pagamenti

In arrivo gli arretrati delle pensioni, l’Inps sblocca i pagamenti

Approvato l'aumento delle pensioni, come cambia l'assegno mensile
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L’Inps erogherà a marzo la rivalutazione e gli arretrati per le pensioni superiori a 2.101,52 euro. Questo precisa in una nota dell’Istituto nella quale ricorda che per gli assegni fino a questa cifra si è erogata già da gennaio la rivalutazione rispetto all’inflazione del 100%.

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Dal primo gennaio l’Inps ha provveduto ad attribuire la rivalutazione delle pensioni e delle prestazioni assistenziali nella misura del 100% a tutti gli utenti che abbiano ottenuto in pagamento, nell’anno 2022, rate di pensione per un importo inferiore o uguale a 2.101,52 euro (quattro volte il trattamento minimo). Per tutti gli altri pensionati, nel mese di marzo 2023, l’Inps procederà ad attribuire la perequazione in percentuale in base all’importo annuale in pagamento, come previsto dall’art. 1 comma 309 della legge di bilancio. Nel mese di marzo saranno inoltre posti in pagamento anche gli arretrati riferiti ai mesi di gennaio e febbraio 2023.

Poste Italiane ha definito il calendario febbraio 2023:

mercoledì 1 febbraio dalla A alla B;
giovedì 2 febbraio dalla C alla D;
venerdì 3 febbraio dalla E alla K;
sabato 4 febbraio dalla L alla O;
lunedì 6 febbraio dalla P alla R;
martedì 7 febbraio dalla S alla Z.

LA RIVALUTAZIONE

Rivisto il meccanismo di indicizzazione delle pensioni per gli anni 2023 e 2024, al fine di tutelare i soggetti più bisognosi. Prevista una rivalutazione del 120% del trattamento minimo e dell’85% per gli assegni tra quattro e cinque volte il minimo. Per le pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo INPS, per ciascuna delle mensilità da gennaio 2023 a dicembre 2024, ivi compresa la tredicesima mensilità spettante, è riconosciuto in via transitoria un incremento di 1,5 punti percentuali per l’anno 2023, elevati a 6,4 punti percentuali per i soggetti di età pari o superiore a 75 anni, e di 2,7 punti percentuali per l’anno 2024.

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