Infine, l’influencer avrebbe contattato la pizzeria spiegando l’accaduto. “Ciao ragazzi, grazie per la pizza personalizzata per le foto e soprattutto per l’ago e il cotone. Mi sono trovata ad eliminare video e foto perchè lo sapete per me è lavoro. Non sponsorizzo gratuitamente le aziende, al massimo mi occupo di scambio merce/servizio. Recensisco positivamente l’azienda in cambio del servizio o del prodotto offerto gratuitamente. Arrivederci, ci rivedremo“, scrive l’influencer. Scritto così parrebbe quasi una richiesta legittima, se non fosse per un particolare.
A quanto pare, infatti, non si trattava di una vera e propria collaborazione. Di qualcosa di organizzato e pattuito in precedenza. Che, per inciso, sarebbe legittimo: gli influencer con un buon seguito possono realmente utilizzare i social per fare pubblicità ed è chiaro che un servizio del genere va pagato. Diversa cosa, però, se il servizio viene “imposto” e, ancora peggio, se la pubblicazione dei contenuti non viene concordata prima ma addirittura foto e video vengono cancellati alla presentazione del conto