Home Cronaca Intascò i soldi della camorra, condannato il carabiniere ‘infedele’

Intascò i soldi della camorra, condannato il carabiniere ‘infedele’

Intascò i soldi del clan di camorra, condannato il carabiniere 'infedele'
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Ieri il carabiniere Giuseppe Bucolo, accusato di avere intascato per anni soldi del clan di camorra, è stato condannato dal gup Fabio Lombardo a 6 anni e 8 mesi di reclusione al termine del processo con rito abbreviato. Il militare è stato riconosciuto colpevole di corruzione aggravata con Gennaro Carra, invece è stato assolto dagli altri capi d’accusa.

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Per lo stesso capo di imputazione il boss-pentito, il genero del boss Salvatore Cutolo, è stato condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione. Per Bucolo, difeso dall’avvocato Vincenzo Strazzullo, la Procura aveva chiesto 12 anni di reclusione.

ASSOLTO L’ALTRO MILITARE

Nello stesso processo è stato invece assolto Rocco Sabato, l’altro militare coinvolto nell’inchiesta contro il clan Baratto-Volpe di Fuorigrotta, accusato di accesso abusivo ai sistemi informatici con l’aggravante mafiosa.

L’imputato, assistito dal legale Sabato Graziano, è stato riconosciuto innocente con formula piena, perché “il fatto non sussiste”. Inoltre ha fornito documentazione per dimostrare che le verifiche erano state effettuate per motivi di servizio e che non c’era stata comunicazione con il pregiudicato che secondo l’accusa avrebbe favorito.

LE RICHIESTE 

Lo scorso settembre Procura di Napoli aveva chiesto 12 anni di reclusione per il sottufficiale dei carabinieri Giuseppe Bucolo, imputato in un processo che si è celebrato con il rito abbreviato con l’accusa di essere stato al soldo della camorra del rione Traiano di Napoli che gli avrebbe dato – secondo i collaboratori di giustizia – tra i 55 e i 60mila euro al mese in cambio di informazioni coperte da segreto su indagini e arresti. Bucolo venne arrestato il 25 ottobre 2022 nell’ambito di un’operazione anti usura dei suoi colleghi che notificarono complessivamente 11 misure cautelari emesse dal gip di Napoli Leda Rossetti.

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