Home Cronaca Intossicati da mandragora, la verdura velenosa proverrebbe dall’Abruzzo

Intossicati da mandragora, la verdura velenosa proverrebbe dall’Abruzzo

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Sono 10 i pazienti accertati vittime di intossicazione alimentare dopo aver consumato della verdura acquistata in negozio. Si sospetta mandragora, una pianta velenosa che non è presente in Campania, che sarebbe stata scambiata per spinaci. La verdura contaminata sarebbe arrivata dall’Abruzzo al mercato CAAN di Volla, il centro agroalimentare di proprietà del Comune di Napoli. Da qui, poi, il lotto sarebbe stato distribuito in diversi negozi di ortofrutta della provincia di Napoli, in particolare dell’area flegrea.

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La mandragora scambiata per spinaci proverrebbe dall’Abruzzo

Secondo le prime ricostruzioni, il lotto contaminato proviene dall’Abruzzo. Il CAAN è riuscito ad identificare l’operatore da cui è partito il carico e si sta risalendo ai negozi dove è stato distribuito. Non è escluso che possano esserci stati anche altri casi di intossicazione, oltre ai 10 accertati, che potrebbero non essersi recati al Pronto Soccorso perché colti da sintomi lievi. Per precauzione il CAAN ha avviato il ritiro dei lotti individuati da tutta la provincia di Napoli, compreso il comune capoluogo. Inviti a non consumare spinaci freschi sono arrivati dai sindaci di diversi comuni, sia del Napoletano che del Salernitano.

Come stanno le persone intossicate

Le 10 vittime di intossicazione alimentare appartengono a cinque distinte famiglie. Una coppia di mezza età e due coniugi anziani residenti in entrambi i casi a Monte di Procida, un giovane di Quarto, altre due famiglie sempre della zona flegrea. Di questi, il più grave, secondo quanto appreso da Fanpage.it, è un uomo di 46 anni. Il paziente ha sviluppato, in seguito alla consumazione della mandragora, una polmonite da ingestione. Probabilmente deve aver inspirato dei liquidi dopo un rigurgito avvenuto mentre era privo di conoscenza, cosa che gli ha procurato una cosiddetta polmonite ab ingestis. L’uomo è attualmente ricoverato in prognosi riservata presso l’Ospedale San Giuliano di Giugliano, e le sue condizioni sono considerate stabili.

Cos’è la mandragora

Data la sua tossicità, l’impiego della mandragora in medicina e in erboristeria non è consentito. Tuttavia, alcuni dei principi attivi in essa contenuti vengono impiegati – agli opportuni dosaggi – in ambito farmaceutico per la preparazione di medicinali destinati al trattamento di disturbi di vario genere. La tossicità della mandragora è dovuta al suo contenuto di alcaloidi tropanici che – agendo a livello dei recettori muscarinici (o colinergici, che dir si voglia) – sono in grado di produrre effetti tossici a carico di diversi distretti e organi (sistema nervoso centraleapparato gastrointestinalesistema cardiovascolare, ecc.). Più precisamente, questi alcaloidi tropanici esercitano un’azione antimuscarinica, ossia sono in grado di bloccare i recettori dell’acetilcolina di tipo muscarinico, impedendo a questo neurotrasmettitore di svolgere le sue normali funzioni all’interno dell’organismo. È proprio a causa di questo blocco che si manifestano i sintomi tipici dell’avvelenamento da mandragora.

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