Home Cronaca “Io e te, due sorelle due amiche”, commovente post per Giada De...

“Io e te, due sorelle due amiche”, commovente post per Giada De Filippo su Facebook

PUBBLICITÀ

Un lungo post pieno d’amore lasciato su Facebook per Giada De Filippo, la 26enne di Sesto Campano che si è tolta la vita all’Università di Napoli, lanciandosi dal tetto della Facoltà di Scienze Naturali, dove studiava. E’ tornato a casa oggi il feretro di Giada, la Procura partenopea non ha disposto l’autopsia, ritenendo sufficiente – secondo quanto si apprende.

PUBBLICITÀ

L’ispezione cadaverica prima del nulla osta. Poi il feretro della ragazza sarà accolto nella casa paterna dove resterà fino ai funerali che saranno celebrati giovedì alle 15 nella Chiesa di Sant’Eustachio Martire.

La notizia ha sconvolto amici, parenti e tutti gli studenti che hanno assistito alla disgrazia. La ragazza, che non aveva avuto il coraggio di rivelare ai propri genitori come il percorso di studi universitari fosse tutt’altro che concluso. Era riuscita a tenere nascosto tutto sino a lunedì, giorno della tragedia.

Sono decine i post lasciati su Facebook, professori, studenti, conoscenti tutti hanno voluto rendere omaggio alla 26enne sui social. Commovente il post di L. De Filippo che racconta come sarà dura, ora, la sua vita senza Giada.

Il post:

Io e TE.  Così diverse eppure così tanto unite. Era un rapporto strano il nostro, diverso. Talmente particolare che neanche gli altri riuscivano a capirci e ci davano delle matte. Dicevamo di “sfruttarci” a vicenda e nessuno capiva il vero significato.

Vivevamo in simbiosi: un tuo pensiero era il mio e viceversa. Ci capivamo con uno sguardo e ci assecondavamo in tutto. Giravamo in macchina come matte di notte, facendo ogni volta 3 giri alla rotonda.

Ti divertivi e quando sentivi una canzone che ti caricava e ti dava energia iniziavi a cantare ed io mi arrabbiavo perché sceglievi sempre canzoni in inglese. Dicevi di essere la mia mamma chioccia e che combinavo solo casini e tu dovevi ripararli.

Prevedevi le mie scelte e sapevi anche dirmi a cosa mi avrebbero portato e mi lasciavi comunque libera di agire come meglio credevo. Tanto poi sapevi che saresti dovuta intervenire tu a riparare i danni. Non uscivi a fare i servizi se prima non ti fossi accertata che sarei potuta venire con te e lo stesso facevo io. Le nostre telefonate erano:

“Devo arrivare a Venafro a comprare il pane, vieni con me?”; oppure
– “Ti va di farci un giro, giusto per prendere un pò d’aria?”
– “Ma è 1:30 è tardi”
– “Non fa niente, passo io tra 10 minuti”.
Eri una ragazza semplice e genuina, preferivi che ti regalassero un gambetto di prosciutto piuttosto che borse o vestiti. Eri felice quando mangiavi e ti piaceva la natura, fare lunghe passeggiate, grigliate e scampagnate. Amavamo la carne alla brace e le pizze nel forno a legna. 


Avrei troppe cose da dire su di noi e chi ci ha conosciute può dirlo.
Non credo che riuscirò mai ad abituarmi all’idea di non sentire più il mio nome associato al tuo. 


L. e Giada. 


Sempre insieme.
Due sorelle.
Due amiche.
Due cugine.
Unite in un’unica fusione  quella che tanto raccontavi perché da piccoline guardavamo dragon ball e volevamo trovare anche noi un modo per unirci e sentirci più legate.

Mi chiamavi “L. dagli occhi non blu” ed io ti rispondevo:
“Grazie eh per ricordarmi sempre di non avere gli occhi blu”.
E tu ridevi.
Sul telefono avevi il mio numero salvato con scritto “Pollon” e mi cantavi la canzone “Pollon, Pollon combina guai”.
Perché io ero davvero un gran casino e tu eri la mia mamma chioccia.

Ora dovrai essere il mio Angelo perché io mica ho smesso di fare casini, sai?! E tu dovrai ancora rimproverarmi e dirmi “Te l’avevo detto.”
Il nostro non sarà mai un addio ed
Io e TE, lo sappiamo bene”

PUBBLICITÀ
Exit mobile version