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Il gol di Koulibaly manda in tilt lo spogliatoio Juve, l’ira di Buffon contro i compagni di squadra

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Tensione Juve. La doccia fredda del gol di Koulibaly ha alzato la temperatura nello spogliatoio bianconero. In due partite, sono evaporati cinque dei sei punti di vantaggio sul Napoli che ora è un passo dalla squadra di Allegri. Logico, quindi, che gli animi fossero abbastanza surriscaldati al termine della gara. Rabbia e frustrazione, per una prova non da Juve. E tanta voglia di non abdicare. Il giorno dopo il rovescio nello scontro diretto è stato un susseguirsi di voci, spifferi, ricostruzioni, più o meno fantasiose. Il dato di fatto è che ci sarebbe stato un confronto dai toni accesi tra i giocatori, con la furia di Gigi Buffon a fare da sottofondo. Un richiamo in piena regola da parte del capitano che non ci sta a chiudere la carriera con un’altra beffa e a mani vuote.

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Ecco allora che Buffon avrebbe alzato la voce, richiamando il gruppo all’ultimo sforzo. Un altro sfogo, stavolta privato, nel chiuso dello spogliatoio, dopo quello ‘urbiet orbi’ del Bernabeu.

LA PUNTUALIZZAZIONE

Intervistato ai microfoni di Juventus Tv, Gianluigi Buffon ricostruisce i minuti dopo la sconfitta casalinga contro il Napoli e in particolare il confronto nello spogliatoio con Benatia. «È quel tipo di gossip, palesemente inventato, che si portano dietro le sconfitte di squadre che sembrano non avere talloni d’Achille come la Juventus. – ha spiegato il capitano bianconero -. Si cerca così di destabilizzare un ambiente e minare le certezze e l’unione di un gruppo. Sicuramente, com’è normale che sia e com’è sempre successo da quando sono alla Juve, trovo logico e doveroso confrontarsi e questo è accaduto, ma nessuno, almeno nei miei diciassette anni di Juventus, si è permesso di puntare l’indice verso qualcuno colpevolizzandolo per una sconfitta un errore e questo, fino a quando sarò capitano di questa squadra non accadrà mai. Aggiungo che Medhi è un ragazzo estremamente rispettoso e che ha sposato la nostra causa con educazione un modo di stare nel gruppo eccezionali. Mi spiace essere costretto a puntualizzarlo».

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