“Non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore“ canta De Gregori nella Leva Calcistica del ’68. Parole che ci prendiamo la licenza di dedicare a Kvicha Kvaratskhelia, le cui gesta quest’anno non possono essere dimenticate a fronte di un rigore sbagliato. L’eliminazione fa male, a lui forse più di tutti. Lo hanno capito i tifosi azzurri, che sui social l’hanno riempito di commenti d’affetto e stima. Ma il fenomeno georgiano ha voluto ugualmente “discolparsi”, nonostante non ce ne fosse bisogno. E lo ha fatto con una magnifica lettera, pubblicata sul suo account Instagram, in inglese e in georgiano.
“Mi è difficile vedere i vostri occhi pieni di lacrime, rendermi conto che non sono riuscito a rendervi felice. Farò del mio meglio per imparare dall’esperienza di oggi”, scrive Kvaratskhelia. Per poi aggiungere: “Sono profondamente dispiaciuto e assolutamente grato per il vostro sostegno che sento ogni secondo! Vi amo tutti e vi prometto che torneremo più forti! Ci sono tante partite davanti, quindi il sogno continua“. Il pensiero corre chiaramente alla volata in Serie A e a quello scudetto ormai a portata di mano. Scudetto che passa anche – e soprattutto – dai suoi piedi, dal suo “coraggio, altruismo e fantasia…”.