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L’appello social di don Patriciello dopo i fatti di Caivano: “Non venite qui a comprare la droga”

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Padre Maurizio Patriciello, attraverso un lungo messaggio sui social, è partito da una pagina del Vangelo prendendo spunto, poi, per una riflessione sugli ultimi accadimenti che hanno interessato il Parco Verde di Caivano, considerata tra le più grandi piazze di spaccio della droga.

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Don Patriciello sui social: “Non venite a Caivano per comprare la droga”

Queste le parole del sacerdote di Caivano: “Non possiamo voltare pagina come se niente fosse, perché lo scempio perpetuato su due bambine da un gruppo di ragazzini ci chiama in causa. Troppo tenera era la loro età perché potessero discernere il bene dal male senza precipitare nel male come in una trappola lasciata incustodita. Vorrei chiedere la carità ai signori delle città campane, e non solo, operai o ricchi professionisti, industriali e commercianti, di non venire più al Parco verde a comprare droga. Questo immondo, miserabile, criminale commercio che lacera i miei ragazzini cesserà del tutto solo quando ci risparmierete le vostre indesiderabili visite. Sogno, altresì, il giorno in cui a tutti i bambini sarà impedita la possibilità di accedere ai siti pornografici. E allora i piccoli ai quali abbiamo rubato l’innocenza potranno ritrovare la voglia e la gioia di ritornare a scuola e imparare – lentamente, serenamente, dolcemente – a diventare uomini”.

“Speriamo che l’Italia abbia imparato la lezione, non conviene fingere di non vedere il male”

Quindi il sacerdote della chiesa di San Paolo Apostolo ha così proseguito: “Speriamo che l’Italia abbia appreso la lezione. Non conviene creare i ghetti. Non conviene allo Stato far proliferare zone franche e lasciarle poi nelle mani di piccoli o grandi mafiosi. Non conviene fingere di non vedere il male. Conviene alla politica italiana riprendere in mano la Costituzione ed esserle fedele. Conviene – e tanto – poi per noi cristiani, mettere in pratica il Vangelo e amare gli altri come noi stessi. Non bisogna gettare le basi per la costruzione di quartieri-ghetto ai margini delle città. Non conviene. In breve tempo il ghetto sviluppa un proprio linguaggio, una propria economia, propone propri modelli, e fa nascere nei giovani tanta frustrazione e voglia di rivalsa”.

“Lo Stato al Parco Verde non c’è, ha detto, nei giorni scorsi, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Tristissima e contraddittoria considerazione. Il Presidente dei ministri, Giorgia Meloni, giovedì, – ha proseguito il sacerdote – con coraggio e determinazione, è venuta a renderlo presente, promettendo di intervenire con mano potente e braccio teso per riportare la legalità nella mia parrocchia. La ringrazio e attendo fiducioso”. 

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