E’ stato abbattuto, non fortuitamente, l’autovelox installato lungo la Flaminia nella zona di Spoleto. Gli accertamenti della polizia locale stabiliranno cosa sia successo e chi sia stato il responsabile; potrebbe essere il primo caso di Fleximan in Umbria.
I danneggiamenti agli autovelox
Il nuovo caso di danneggiamento di un autovelox in Umbria si aggiunge a quelli già registrati in varie zone del Paese. E’ di oggi la notizia che un autovelox recentemente installato dal Comune di Palmi è stato dato alle fiamme. Il sindaco Ranuccio ha definito il gesto: “brutale e incivile, l’incendio non fermerà il progetto sulla sicurezza stradale“.
L’autovelox a Spoleto era stato posizionato in un punto considerato delicato per il traffico, dove la Flaminia si restringe: passando così da quattro a due corsie. Il limite di velocità è di 90 chilometri orari. Era stato installato da circa due mesi ed era attivo per quattro-sei ore al giorno.
La struttura di alluminio che sostiene il dispositivo è stata tagliata alla base. Il sindaco Andrea Sisti commenta: “sono atti vandalici che vanno contro l’interesse della collettività e che non devono essere emulati“. “Perché rischiamo di assistere a danneggiamenti a beni pubblici di qualsiasi genere. È stato un caso che la struttura non sia finita in mezzo alla carreggiata: diversamente avrebbe potuto causare danni ben più gravi“. I danneggiamenti sono ormai noti sui social come azioni in stile ‘Fleximan’, sono però ancora oggetto di indagini della magistratura.
Sono stati così indentificati e denunciati in Puglia i due giovani presunti responsabili del danneggiamento di un photored. Mentre in Veneto sono stati abbattuti con un trattore almeno cinque cartelli stradali che indicavano il limite di velocità.
Almeno tre gli episodi di autovelox colpiti nel ravennate, un altro autovelox è stato abbattuto in Veneto i danneggiamenti hanno interessato anche lo spezzino dopo quelli di Vezzano Ligure e Bolano.
