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La piccola Jolanda torturata e seviziata fino all’ultimo respiro, il papà nega tutto ma resta in carcere

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Giuseppe Passariello, il padre di Jolanda la neonata morta tra venerdì e sabato scorsi nell’Agro Nocerino Sarnese, resta in carcere. È quanto ha deciso il gip del Tribunale di Nocera Inferiore (Salerno), Luigi Levita che ha convalidato il fermo del 37enne, disponendo la misura cautelare in carcere.
Nel corso dell’udienza svoltasi oggi nella casa circondariale di Fuorni, l’uomo – difeso dall’avvocato Silvio Calabrese – si era difeso dalle accuse della Procura. Passariello era stato trasferito in carcere domenica scorsa in quanto destinatario di un provvedimento di fermo d’indiziato del delitto d’omicidio volontario aggravato.

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L’uomo si è difeso negando ogni addebito. Ieri Passariello è comparso dinanzi al gip Luigi Levita per l’udienza di convalida che si è svolta nella casa circondariale salernitana.
Difeso dall’avvocato Silvio Calabrese, il 37enne – stando a quanto si apprende – si è difeso dalla pesante accusa che gli viene contestata dalla Procura di Nocera Inferiore (Salerno), ricostruendo quanto accaduto in quella tragica sera. L’udienza, iniziata pochi minuti dopo mezzogiorno, è terminata intorno alle 15.45.

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