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La Russa senza freni a ‘Belve’: “Un figlio gay? Un dispiacere”. Ma il busto del duce l’ha dato alla sorella

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Ignazio La Russa torna a far parlare di sé, dopo le dichiarazioni fatte nell’ambito dell’intervista di Francesca Fagnani nel suo programma ‘Belve’.

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Se mio figlio mi dicesse di essere gay? Accetterei con dispiacere la notizia. Perché credo che una persona come me, eterosessuale, voglia che il figlio gli assomigli. Ma se non succede, pazienza. Sarebbe come se fosse milanista“. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, aggiungendo: “Non amo piacere a tutti. Un pregio? Non mi prendo troppo sul serio. Un difetto? A volte sono superficiale

Con l’età ho attenuato un po’ il carattere: meglio essere né LaRissa né pompiere“, dice alla trasmissione su Rai2. “Odio questo politically correct. A volte sarebbe bello fare battute… anche sul fascismo“.”Il busto di Mussolini – prosegue il presidente del Senato – l’ho dato a mia sorella, mi ha detto che papà l’aveva regalato alla famiglia, non a me“.

La Russa parla anche degli anni di piombo, della violenza politica negli anni Settanta: “Non credo di avere fatto qualcosa per cui devo chiedere perdono“. Poi afferma: “Il livello estetico delle donne nel centrodestra è diminuito e aumentato il livello della qualità. La parità in politica non si ottiene con le quote rosa“, ma, conclude, “si otterrà quando una donna grassa, brutta e scema rivestirà una carica importante. Perché ci sono uomini grassi, brutti e scemi che ricoprono ruoli importanti“.

 

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