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La storia di Vincenzo e Marina: tregua per lo sfratto ai Quartieri Spagnoli

Napoli. La storia di Enzo e Marina, malati ma a rischio sgombero Aiutateci
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Rinvio dello sfratto esecutivo sino alla fine di febbraio, una parziale buona notizia in un periodo davvero nero. Vincenzo Barone e Marina Longo, i coniugi di 64 e 60 anni residenti in un appartamento al terzo piano di Vico Lungo Montecalvario 2022 ai Quartieri Spagnoli di pertinenza dell’Asl Napoli 1 Centro che ha chiesto ai due di regolarizzare la posizione vista la morosità accumulata in oltre vent’anni, tirano un sospiro di sollievo:  avranno almeno altri tre mesi di tempo per trovare una soluzione evitando di finire a dormire in strada.

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La vicenda e il rinvio

InterNapoli.it raccolse l’appello di Vincenzo, Marina e del loro figlio Giovanni a fine settembre quando l’esecutività dello sfratto era oramai imminente. Le spese per le cure delle malattie che hanno colpito Enzo e Marina hanno stravolto il bilancio familiare sino quasi a prosciugarlo, al netto dei pochi euro della pensione mensile d’invalidità. Il loro figlio Giovanni, dal canto suo, si espose con le banche per 32.000 euro per appoggiare i suoi genitori sino a quando non è più riuscito ad onorare il debito. Per questo motivo, avviò su internet una raccolta fondi. (qui l’articolo che ricostruisce la storia https://internapoli.it/napoli-la-storia-di-enzo-e-marina-malati-ma-a-rischio-sgombero-aiutateci/).

Questa mattina l’ufficiale giudiziario era pronto ad eseguire lo sfratto di morosità, poi scongiurato al meno momentaneamente grazie anche alla mediazione degli attivisti della Campagna per il Diritto all’abitare di Napoli presenti sin dalle prime ore del mattino in Vico Lungo Montecalvario 2022. «Abbiamo ottenuto il rinvio dello sfratto a fine febbraio» affermano gli attivisti aggiungendo: «L’Asl ha rifiutato l’ultima proposta della famiglia di pagare 12mila euro come primo anticipo sul debito per restare (grazie a un associazione antiusura che gli faceva un prestito di diecimila euro). Le agenzie immobiliari continuano a dare buca perchè due pensioni di invalidità a garanzia non passano il “casting” dei padroni di casa, anzi sono un fattore negativo perchè deducono che sono persone malate/invalide e in caso di problemi avrebbero difficoltà a cacciarli, Il Comune di Napoli per ora non fa niente. Insomma la malattia diventa ancor più uno stigma». 

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