Home Cronaca La strage delle lupare bianche nell’area nord, Antonio Natale l’ultima vittima

La strage delle lupare bianche nell’area nord, Antonio Natale l’ultima vittima

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E’ un lutto silenzioso. Che c’è ma non si vede. E’ quello delle lupare bianche, pratica mutuata dalla criminalità organizzata siciliana, che ha preso piede anche in provincia di Napoli e in particolare l’area nord. La morte di Antonio Natale è soltanto l’ultimo tassello di una catena cospicua di sparizioni, ‘morti annunciate’ ma non visibili (leggi qui l’articolo). Il giovane caivanese era scomparso 14 giorni fa e trovato cadavere due giorni fa nelle campagne di Caivano, nei pressi del campo rom. Sarà l’autopsia ad accertare ciò che sembra oramai certo: Antonio è stato ucciso. Resta da capire come, quando e da chi. I carabinieri sono al lavoro per ricostruire tutta la vicenda, che ha diversi contorni oscuri. Ciò che sembra certo che è Antonio sia stato vittima di uno sgarro a causa di questioni legate al mondo della droga. Il giorno della scomparsa era in compagnia di due persone, l’amico Domenico e da altri due ragazzi che, al momento, risultano ancora irreperibili.

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La scomparsa di Giuseppe Granata

Da Caivano a Frattamaggiore. Nel settembre 2019 è scomparso Giuseppe Granata, detto Pierino ‘o pazzo e indicato dalle ultime informative come un personaggio di spicco della mala dell’hinterland. Tra le ipotesi avanzate dagli invstigatori, anche in questo caso, uno ‘sgarro’ nel mondo dei traffici di droga che hanno come unicuum la fiorente maxi piazza del Parco Verde di Caivano divenuta la scenografia ideale di queste morti annunciate ma non tangibili. Il Parco Verde di fatto è divenuta una vera e propria enclave degli scissionisti che, sfrattati dal quartiere delle Vele, hanno trasformato il Parco Verde nella più grande piazza di spaccio della Campania.

La sparizione di Vincenzo Crispino

Dopo Giuseppe Granata non si hanno più notizie di Vincenzo Pellino, detto ‘o Pizzajuolo, esponente di spicco del clan Pezzella. L’uomo, che da tempo girava armato per timore di una imboscata, si era presentato disarmato a un appuntamento con una persona di fiducia, che probabilmente lo ha tradito, consegnandolo nelle mani di chi lo ha fatto sparire. I due possibili casi di lupara bianca anche in questo caso potrebbero avere un unico legame: il traffico di stupefacenti. Gli scissionisti del Parco Verde hanno imposto ai clan a nord di Napoli il monopolio sulla droga. Chi compra altrove, paga con la vita. Secondo l’ultimo rapporto della Dda di Napoli il clan Pezzella avrebbe azzerato nell’area a nord di Napoli i gruppi che facevano prima riferimento al clan Moccia di Afragola. Per quella sparizione nel settembre dello scorso anno il tribunale del Riesame confermò la custodia in carcere del presunto killer, Bernardino Crispino, arrestato all’inizio dell’agosto scorso (leggi qui l’articolo). Il corpo di Pellino non è mai stato rinvenuto.

 

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