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Latitante arrestato in Spagna, il pentito:«Cape e bomb partecipò alla guerra contro i Rinaldi»

Da sinistra Gennaro Esposito e Carmine Campanile
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Gennaro Esposito, detto ‘cap e bomb’, il ras del clan Mazzarella arrestato in Spagna viene indicato da diverse informative come un elemento di spicco del clan di San Giovanni a Teduccio. Contro di lui vi sono anche le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Carmine Campanile che ha parlato di lui in riferimento all’agguato teso dagli stessi Mazzarella ai Minichini-Rinaldi quando questi avevano cercato di riscuotere le estorsioni a piazza Mercato. Come dichiarato da Campanile a fornire le armi al clan fu Vincenzo Papi:«Ricordo che mi telefonò Gennaro Esposito, detto “Cap e Bomb”, di mattina e mi disse di andare a casa di Buonocore Gennaro perché eravamo pronti. Andai subito a casa di Buonocore Gennaro e lì c’era anche Esposito che mi disse che si doveva fare l’attentato agli emissari dei Rinaldi che dovevano prelevare la tangente da Pacifico Vittorio per lo spaccio della droga e che avevamo le armi che ci erano state fornite da Vincenzo Papi». Dopo quell’agguato vi fu una stesa dimostrativa in piazza Mercato e un altro episodio (leggi qui). In vico Soprammuro poi le minacce agli ambulanti:«Ricordo che dopo l’agguato agli emissari dei Rinaldi, insieme a Gennaro Buonocore e a un certo omissis ci presentammo a vico Soprammuro, dove fanno il mercato del pesce, e dicemmo ai bancarellari che da quel momento avrebbero dovuto pagare a noi del clan Mazzarella e non più ai Rinaldi. Ricordo che ero armato con una bomba a mano che dicevo avrei utilizzato contro di loro se avessero continuato a pagare i Rinaldi».

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Cap e bomb catturato in Spagna da un blitz dei carabinieri

Esposito, irreperibile dal luglio del 2020 e destinatario di due provvedimenti emessi dall’Autorità giudiziaria partenopea, è ritenuto gravemente responsabile del reato di estorsione aggravata dalle finalità mafiose e associazione a delinquere di stampo mafioso. La scorsa notte a Barcellona – città dove il latitante si rifugiava – il F. A. S. Team Spagnolo, attivato dal Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia italiano su precise indicazioni dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli, ha catturato l’uomo che era insieme alla compagna. La donna, partita da Napoli, lo aveva appena raggiunto. La localizzazione da parte dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli, si inquadra nell’ambito di un’articolata indagine partita dal novembre scorso e coordinata dai magistrati della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia.

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