Ha ottenuto i domiciliari nonostante una condanna in primo grado a otto anni con l’accusa di essere l’autore di tre estorsioni aggravate dalla finalità camorristica. Lascia così il carcere Giovanni Napoli: l’uomo è imputato nel processo relativo alle infiltrazioni dei clan nella gestione degli ospedali di Napoli.
Gli indagati erano coinvolti, secondo le indagini, nell’alterazione di gare di appalto ospedaliere, estorsioni alle ditte operanti presso le predette strutture: servizio di trasporto ammalati, onoranze funebri, imprese di costruzione, imprese di pulizie. Decisive per Napoli le argomentazioni dei suoi legali, gli avvocati Antonietta e Francesco Genovino che con le loro tesi hanno fatto breccia presso la Corte d’appello di Napoli che, accogliendo la loro istanza, ha sostituito la misura del carcere con quella dei domiciliari.
