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Le nozze trash, le accuse di camorra e l’arresto: la storia di Tony Colombo e Tina Rispoli

Le nozze trash, le accuse di camorra e l'arresto: la storia di Tony Colombo e Tina RispoliLe nozze trash, le accuse di camorra e l'arresto: la storia di Tony Colombo e Tina Rispoli
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Dal gossip alla cronaca giudiziaria. Questo è stato il destino di Tony Colombo e Tina Rispoli, una coppia che ha fatto discutere sin dalla festa prima delle nozze al corteo matrimoniale. Tanti napoletani ricordano bene quei giorni di marzo 2019, infatti, il web si divise sugli eccessi del cantante neomelodico e della vedova di Gaetano Marino.

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IL MATRIMONIO DI TONY COLOMBO E TINA RISPOLI

Tina andò verso l’altare su una “carrozza bianca trainata da quattro cavalli, giocolieri, trampolieri, ragazze pon pon, personaggi in costume d’epoca e la banda musicale. Al seguito del corteo, che attraversò le strade del quartiere fino a piazza Di Vittorio, presenti numerose fan del neomelodico, infatti, il traffico si paralizzò lungo il tragitto. Tina Rispoli venne attesa al Maschio Angioino dove si celebrò il rito civile, ma quello fece scatenare l’ira del web, soprattutto sui social, furono i festeggiamenti ritenuti eccessivi.

LE NOZZE CITATE DALL’ANTIMAFIA

La Direzione Investigativa Antimafia inserì il matrimonio di Tina Rispoli e Tony Colombo nella relazione semestrale del 2019. Nel capitolo dedicato alle compagini criminali di più ridotto potere, ma comunque influenti nel quartiere di Secondigliano, figura un passaggio sul clan Rispoli (pag. 159, nota 477, ndr), con “a capo due fratelli, che – si legge – limiterebbero la loro zona d’influenza al cosiddetto Largo Macello”.

Il documento continua poi con una nota a margine che riguardò, pur senza mai riportare esplicitamente il nome, Tina Rispoli. Nella “postilla” si legge: “Una sorella (dei Rispoli, ndr) è stata moglie di uno dei capi del citato gruppo Marino, ucciso in un agguato di camorra sul lungomare di Terracina, ad agosto 2012. Una vasta eco mediatica ha avuto sulla stampa il suo matrimonio con un cantante neomelodico palermitano, celebrato nel mese di marzo con una serie di eventi svoltisi nelle vie del capoluogo, senza le prescritte autorizzazioni”.

GLI ARRESTI

Il 17 ottobre 2023 i Carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale e del Comando Provinciale di Napoli, hanno eseguito un provvedimento di custodia cautelare, emesso dal GIP di Napoli su richiesta dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia nei confronti di 27 indagati poiché gravemente indiziati a vario titolo dei reati di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, estorsione aggravata, violenza privata aggravata, associazione a delinquere finalizzata alle turbative d’asta aggravata agevolata, associazione a delinquere aggravata dall’aver agevolato un clan mafioso e dal carattere della transnazionalità finalizzata al contrabbando dei tabacchi lavorati esteri.

Le indagini permettevano anche di chiarire come l’organizzazione, finanziata dal vertice del clan Di Lauro, dal noto neomelodico e dalla moglie, con una somma complessiva di circa 500mila euro, avesse provveduto, dopo l’acquisito dei materiali e dei macchinari necessari, all’allestimento di una fabbrica di sigarette, successivamente sequestrata, dove, importando il tabacco grezzo dall’estero, avrebbero potuto confezionare direttamente i pacchetti di sigarette da rivendere nel territorio nazionale ovvero esportare all’estero.

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