Home Cronaca L’Inps cancella l’accompagnamento a Gennaro, la mamma del 20enne disabile: “E’ assurdo”

L’Inps cancella l’accompagnamento a Gennaro, la mamma del 20enne disabile: “E’ assurdo”

L'Inps cancella l'accompagnamento a Gennaro, la mamma del 20enne disabile E' assurdo
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L’indennità di accompagnamento previsto per una disabilità risulta archiviato, da mesi non riceve più l’assegno. La storia di un diritto negato in favore di una persona fragile ha per protagonista suo malgrado il 20enne Gennaro Gianfardino, a cui è stato riconosciuta una tetraparesi spastica, residente nel quartiere di San Pietro a Patierno. A raccontare la vicenda è la mamma, Antonia De Luca, che da quando suo figlio ha compiuto 18 anni ha il ruolo di tutrice così come riconosciuto da un giudice. La foto a corredo dell’articolo che lo ritrae è stata pubblicata con il consenso della famiglia.

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La notizia

La donna a InterNapoli.it parla anzitutto di quella che sarebbe stato il contenuto di una telefonata intercorsa con un’operatrice call center dell’Istituto Nazionale della Previdenziale nazionale. «La scorsa settimana abbiamo appreso, vedendo lo Spid, che l’accompagnamento di Gennaro non era più attivo – racconta Antonia – ho successivamente chiamato l’Inps per chiedere spiegazioni. Nel corso della prima chiamata al call center mi è stato detto: “Signora, l’accompagnamento può essere archiviato per decesso”. Poi successivamente mi è stato detto: “L’accompagnamento può essere archiviato o per morte o per mancata visita”. Ma non era previsto che mio figlio facesse alcuna visita, quindi mi chiedo: Gennaro potrebbe essere risultato addirittura morto per l’Inps e per questo non riceve più l’accompagnamento? Come è possibile?». In attesa che la situazione si sblocchi, aggiunge Antonia, «l’unica cosa certa è che l’accompagnamento Gennaro non lo sta ricevendo già da alcuni mesi. E sarebbe necessario arrivasse per affrontare tutte le problematiche».

La sola entrata della pensione

Gennaro Gianfardino a causa della sua tetraparesi spastica è costretto da sempre su una sedia a rotelle. Ingurgita cibo solo grazie a una Peg, una sonda per alimentazione applicata direttamente nello stomaco del paziente attraverso la parete addominale. Non si esprime se non attraverso delle urla e non riesce praticamente a muoversi. Vista la sua difficile condizione, il 20enne riceve una pensione mensile di 600 euro a cui dovrebbe aggiungersi un accompagnamento, da 525,17 euro ogni mese. Ma la realtà è diversa, come dice Antonia. «Gli ultimi soldi per l’accompagnamento sono arrivati dall’Inps lo scorso settembre. Si tratta pure di arretrati, a 14 volte in totale, poi più niente. Sono indignata».

Le difficoltà quotidiane

Per Gennaro uscire di casa costa una fatica è enorme. Il palazzo di San Pietro a Patierno dove abita, al terzo piano, è senza ascensore e l’unico modo è usare le scale. Ancora Antonia De Luca. «Sono andata diverse volte all’ufficio dell’Inps cittadino, non così vicino casa, negli ultimi mesi per cercare di trovare una soluzione e qualche volta Gennaro è venuto con me. Vi lascio immaginare gli ostacoli. Io finchè avrò forza sarò sempre accanto a mio figlio e lo supporterò sempre ma devono farlo anche gli enti preposti» conclude mamma Antonia certa che non si fermerà per garantire tutela al suo Gennaro.

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